Un finale scontato, sebbene nelle ultime due settimane alcuni organi di stampa avevano attribuito a Marine Le Pen false speranze, alle quali probabilmente non credeva nemmeno la diretta interessata. Emmanuel Macron è il 25° Presidente della Repubblica francese, prende il posto di Francois Hollande all'Eliseo ed è il primo capo dello Stato, dal 1981 ad oggi, a non appartenere ai partiti Socialista e Repubblicano che, nell'ultimo trentennio, si erano dati il cambio alla guida del Paese. La vittoria del leader del movimento 'En Marche!' è stata netta, nei numeri è quella che i sondaggi avevano indicato, con una percentuale tra il 61 ed il 65 %, mentre Marine Le Pen non è riuscita a sfondare il muro del 40 %.

Difficile però, dati alla mano, considerarlo il presidente di tutti i francesi. Al di là di un risultato elettorale più che dignitoso da parte della candidata del Front National, il secondo turno delle presidenziali del 2017 sarà ricordato per l'alto numero di astensioni, oltre il 25 %. Non è un record negativo, la percentuale massima di astensioni al secondo turno fu registrata nel 1969 con la sfida tra Georges Pompidou ed Alain Poher vinta dal primo, in cui la percentuale degli astenuti superò il 31 %. Il record assoluto di quest'anno è, invece, quello delle schede bianche, con una percentuale del 12 %.

Macron: 'Apriamo una nuova pagina'

Emmanuel Macron ha rilasciato la sua prima dichiarazione da Presidente della Repubblica subito dopo i primi exit poll che lo davano ampiamente avanti rispetto a Marine Le Pen.

In un'intervista ad Afp, Macron ha parlato di "una nuova pagina che si apre nella Storia del Paese, auspichiamo sia una pagina di speranza e fiducia ritrovate". Si è poi rivolto a quella parte dei francesi che non l'hanno votato ed anche alla sua avversaria. "Qualunque sia stata la vostra scelta io la comprendo, perché non nego le difficoltà economiche e sociali di questo momento storico.

Sono consapevole delle divisioni che hanno portato a preferenze estreme e le rispetto. Voglio inoltre rivolgere il mio saluto repubblicano alla signora Le Pen". La sua è un'elezione che rafforza il ruolo della Francia in Europea. "I nostri popoli si sono dati una comunanza di destini ed io la difenderò. Tra i miei obiettivi c'è quello di ricostruire il legame tra l'Europea ed i suoi popoli".

Un plauso è arrivato anche dal predecessore. "La vittoria di Macron - ha detto Francois Hollande - dimostra che la maggioranza dei francesi si sono riuniti attorno ai valori della nostra Repubblica ed al legame con l'Unione Europea ed il mondo".

Le congratulazioni da UE, Regno Unito e Stati Uniti

Tra i primi leader europei a complimentarsi con Emmanuel Macron, c'è stato il presidente della Commissione UE, Jean-Claude Juncker. "Con lui - ha detto - i francesi hanno scelto un avvenire europeo". Per il presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk, "i francesi hanno detto 'no' alla tirannia delle 'fake news' e si sono schierati dalla parte dei valori di libertà, uguaglianza e fratellanza". Soddisfazione viene inoltre espressa dai governi di Germania ed Italia.

"La vittoria di Macron è una vittoria dell'Europa Unita", ha scritto su Twitter il portavoce della cancelliera tedesca, Angela Merkel. Sulla stessa lunghezza d'onda il tweet di Paolo Gentiloni. "Macron Presidente, una speranza si aggira per l'Europa", ha scritto il presidente del Consiglio. Il primo ministro britannico, Theresa May, ha voluto invece esprimere le sue "congratulazioni cordiali". "Siamo pronti a lavorare con la Francia per tante priorità condivise", ha aggiunto il capo del governo di Londra. Da oltre oceano, complimenti e vive congratulazioni arrivano anche da Donald Trump. "Mi congratulo per la grande vittoria di Macron - ha detto il presidente degli Stati Uniti - e non vedo l'ora di lavorare con lui".

Le Pen: 'Porterò avanti la mia battaglia'

Poco dopo la chisura dei seggi, c'è stata una breve telefonata tra i due candidati. I toni erano molto cordiali, Marine Le Pen ha chinato virtualmente la testa riconoscendo la sconfitta. "I francesi hanno scelto la continuità - ha poi detto la leader del Front National, ringraziando coloro che l'hanno votata - ma al primo turno è stata frantumata la politica tradizionale del Paese. Ora la battaglia è tra patrioti e mondialisti ed io la porterò avanti, per tutti coloro che hanno scelto l'identità e la sicurezza della Francia. Oggi il fronte dei patrioti è la prima forza d'opposizione del Paese", ha aggiunto Marine Le Pen che, dunque, 'scalda i motori' in vista delle elezioni legislative di giugno.

A margine delle sue dichiarazioni, un annuncio che riguarda il futuro del suo partito. "Abbiamo raggiunto un risultato storico, ora dobbiamo rinnovarci. Voglio che il nostro movimento si trasformi in una nuova forza politica e, pertanto, lancio un appello ai patrioti: si uniscano a noi".