E' ormai annosa la questione dei tornelli della metropolitana capitolina: in diversi punti della città non ci sono controlli e gli utenti non solo non vidimano il biglietto per aprire i tornelli, ma spesso entrano in gruppi di 3/5 persone con un solo biglietto o in coda ad altri paganti.

I dati dell'Atac evidenziano che solo nel 2016 i viaggiatori della metro senza titolo di viaggio sono al 2.7%; un numero che non corrisponde al totale degli utenti ma estratto solo in base ai viaggiatori controllati, che sono stati 185.293 in totale e su cui sono state accertate 5.080 violazioni.

Inutile dire che la perdita economica dell'Atac sia ingente: a fine anno però saranno installati doppi tornelli scherzosamente definiti "antiportoghesi, e per prima ne usufruirà la linea C. I doppi tornelli prevedono una doppia timbratura: una all'entrata ed una all'uscita ". Il progetto è stato presentato in una conferenza stampa con la sindaca Raggi dall'amministratore unico dell'Atac, Manuel Fantasia. L'installazione è prevista per la fine di quest'anno e l'inizio del 2018, dopodiché si passerà alle altre linee. La campagna contro "i furbetti del biglietto" è stata chiamata:"Non farti riconoscere paga il biglietto"' e prevede anche una sensibilizzazione del cittadino oltre che al rafforzamento dei controlli in entrata ed uscita.

Problema comune a tutte le metro italiane

Il problema non è solo romano ma si riscontra in tutte le grandi città italiane dove le metropolitane sono utilizzate da migliaia di cittadini e di turisti per cui è molto difficile controllare sistematicamente, a meno di non impiegare un numero maggiore di personale. L'atac è arrivata alla decisione di fare importanti cambiamenti sulle metodiche d'ingresso e di uscita dopo aver rilevato un'evasione sistematica che portava a perdite consistenti.

Molti utenti erano sprovvisti di titolo di viaggio, altri usavano abbonamenti scaduti da tempo. L'Atac, oltre all'azione di contrasto all’evasione ha previsto anche un’ottimizzazione delle linee e delle politiche commerciali, ma soprattutto cambieranno le strategie di comunicazione.