Mentre il bilancio delle vittime della febbre emorragica causata dal virus Ebola sale esponenzialmente (3439 morti nei 5 paesi africani contagiati dal germe), l'OMS punta tutto su un vaccino sperimentato e brevettato dall'italiana Okarios (recentemente acquistata per 250 milioni di euro dall'americana GlaxoSmithKline), richiedendo la consegna di ben 10.000 dosi entro dicembre 2015. Complice, probabilmente, il panico generalizzato negli USA scatenato dalla scoperta del primo caso nazionale,la stessa CNN informò di un paziente con sintomi simili all'ebola in cura all'ospedale della Howard University di Washington, la Food and drug administration americana ha tempestivamente autorizzato la sperimentazione del vaccino su volontari umani, dopo averne accertato il funzionamento al 100% sulle scimmie da laboratorio.

La produzione su larga scala sarà, invece, all'Irbm science park di Pomezia, che con Okairos ha fondato una joint venture per lo sviluppo e la produzione del vaccino, che verrà tutto dai laboratori italiani e dove attualmente operano venti ricercatori e dove altrettanti si apprestano a raggiungerli. Di maggiore entità risulterà essere l'investimento sui macchinari, poiché le lavorazioni sono altamente automatizzate. "Tutto avviene secondo le pratiche Gmp (Good manufacturing practices), ma la partecipazione umana rimane rilevante e complessa'' spiega il presidente dell'Irbm Pietro Di Lorenzo.

Buona parte del merito per la scoperta di tale vaccino, attuale vanto per il nostro paese, va al biologo molecolare Riccardo Cortese che, da visionario quale è, abbandonò lavori sicuri per seguire la sua idea: sviluppare vaccini non da frammenti di virus ma dal virus intero, scegliendo di lavorare con l'Ebola proprio per la sua caratteristica ostilità.

Il valore e il nome della fornitura da 10.000 dosi non sono ancora di pubblico dominio, restano però a tenere vive le aspettative del mondo su tale sperimentazione, le parole dello stesso Di Lorenzo: ''al momento, non mi risulta che nel mondo siano disponibili altri prodotti simili".