Dati da record per l'epidemia influenzale che sta caratterizzando questo 2017 (ma anche la fine del 2016), con quasi 2 milioni di italiani già contagiati dal virus, dei quali 614.000 solo nella settimana che va dal 26 dicembre al 1° gennaio. L'incidenza media è risultata essere di 10,12 casi ogni 1.000 assistiti, ossia di poco superiore all'1%. Sono questi i dati, piuttosto preoccupanti, del rapporto Influnet dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS), nel quale si sottolinea come ormai il periodo epidemico per l'influenza 2017 sia ormai iniziato in ogni regione d'Italia.

Casi più numerosi fra i più giovani, ma i maggiori rischi sono per gli anziani

"Quest'anno l'influenza è in anticipo di tre settimane sulle precedenti stagioni", spiega Caterina Rizzo, epidemiologa dell'ISS. "L'altro aspetto importante da mettere in evidenza è che il virus quest'anno colpisce in maniera severa soprattutto la popolazione anziana. Bisogna fare molta attenzione agli anziani, evitare di contagiarli, perché sono particolarmente a rischio". I dati dell'ISS evidenziano come le persone più a rischio siano i più giovani: nelle fasce di età 0-4 e 5-14 anni l’incidenza dell'influenza 2017 è stata rispettivamente pari a 27,60 ed a 14,19 casi ogni 1.000 assistiti. Tra coloro i quali hanno un'età compresa fra i 15 ed i 64 anni sono stati registrati 9,28 casi ogni 1.000, mentre tra i più anziani, verosimilmente grazie ad una copertura vaccinale più capillare, l'incidenza scende ulteriormente fino a 6,34 casi ogni 1.000 assistiti.

I sintomi sono i soliti, ma c'è il rischio complicazioni

I sintomi più diffusi dell'influenza stagionale 2017 non sono molto diversi dal solito: si parte con uno stato febbrile con temperature generalmente superiori ai 38°C, generalmente accompagnato da inappetenza e nausea, con contorno di mal di testa, vomito, diarrea, spossatezza, dolori articolari.

Generalmente si riesce ad avere la meglio sul virus dopo aver trascorso qualche giorno a letto ma, avvertono dall'ISS, sfortunatamente ogni anno le complicazioni dell'influenza mietono qualcosa come 8.000 vittime nel nostro paese e circa 40.000 in tutta Europa.

Calo delle vaccinazioni porterà ad aumento dei casi

Nonostante un grande sforzo "promozionale" per le campagne condotte finora, il tasso di vaccinazioni nella popolazione sembra inferiore rispetto a quello fatto registrare negli anni scorsi, cosa che inevitabilmente porta ad una maggiore diffusione del virus dell'influenza 2017 e, ovviamente, ad un maggiore numero di casi.

Un ruolo nel numero di contagi potrebbe essere giocato anche dalle temperature che saranno registrate in questo inverno, sebbene i dati dell'ISS mostrino come questo non sia un parametro sempre decisivo: ad esempio, le regioni maggiormente colpite (incidenza superiore a 15,58 casi su 1.000 assistiti) risultano ad oggi essere le settentrionali Val d'Aosta e Liguria, ma anche le Marche e persino la Campania. Invece, tra le più "sane" (sotto i 6,54 casi ogni 1.000 assistiti) ci sono aree del Nord Italia come Veneto, Friuli e provincia di Bolzano.