Per infarto si intende la necrosi di un tessuto per ischemia, cioè per grave deficit di flusso sanguigno. Il più frequente fra tutti è quello del miocardio, tanto che l'uso della parola infarto indica comunemente quello a carico del cuore. Su questa patologia è stato condotto uno studio scientifico dal Cedars-Sinai Medical Center di Los Angels insieme all'ospedale finlandese di Helsinki.

I risultati dello studio

I risultati della ricerca scientifica sono stati pubblicati durante una sessione del Scientific Session dell’American Heart Association e, a differenza di quanto si crede popolarmente, l'arresto cardiaco improvviso ha poco a che fare con l'attività amorosa.

A differenza dell'infarto, esso non avviene per mancanza di afflusso di sangue, poiché il cuore smette improvvisamente di pulsare, e comunque la causa non è da ricercare nei rapporti carnali. Per svolgere questa ricerca è stato utilizzato un campione molto ampio di persone, sono stati analizzati i dati di circa 1 milione di persone residenti nel Nord degli Stati Uniti. Il tempo di osservazione è stato molto lungo, è durato dal 2002 al 2015. Lo scompenso cardiaco è una patologia che colpisce tra l'1 e il 2% della popolazione italiana, probabilmente anche grazie alla dieta mediterranea il nostro Paese è al di sotto della media mondiale. E' un dato comunque significativo, si tratta di circa 190.000 casi ogni anno e pesa sulle casse dello Stato circa 3 miliardi di Euro ogni anno.

L'attività amorosa, contrariamente alla diffusa credenza popolare, è raramente causa di un arresto cardiaco. Questa patologia è stata, comunque, collegata più al genere maschile che a quello femminile. Sicuramente una persona con problemi cardiaci deve fare molta attenzione durante un Rapporto, ma questo non vuol dire che, in caso di arresto cardiaco, la causa debba essere quella.

Le relazioni cliniche con l'attività sotto le lenzuola

Come scritto poc'anzi la relazione infarto/rapporto carnale è marginale, lo studio condotto dai ricercatori ha dimostrato che su 4557 casi di arresto cardiaco solo 34 sono riconducibili come causa a un rapporto intimo, che in percentuale è appena lo 0,7%. Inoltre è stato accertato che la patologia non ha colpito anziani, ma persone con un'età media di 60 anni. Si può dunque stare più tranquilli, la relazione tra il malfunzionamento del cuore e l'attività sotto le lenzuola è molto debole.