Sicuramente vi ècapitato di sentirvi tentati ad acquistare dispositivi elettronici su siti di e-commerce cinesi, per via dei prezzi molto convenienti, o per comprare prodotti non disponibiliufficialmente nelnostro mercato. In questo periodo di shopping pre-natalizio,si seguono i consigli di blog in rete per l'acquisto di dispositivi hi-teche sisfruttano le offerte degli store on-line, dei negozi di elettronica, per risparmiare e fare bella figura.

Come ben sapete, se acquistiamo un qualsiasi bene da un'azienda situata nel territorio europeo, non siamo soggetti a imposte doganali, in quanto l'Italia fa parte dell'Unione Europea in cui vige la libera circolazione dei beni.

Invece, quando effettuiamo acquisti on-line da aziende che sono situate al di fuori dell'UE, stiamo portando a termine un'operazione commerciale d'importazione del bene, che prevede il pagamento di dazi doganali per l'immissione dello stesso in territorio europeo.

Solitamente, i dazi sono postia carico del compratore della merce anche se, all'atto di acquisto, può essere predisposto diversamente. Soltanto in rari casi, infatti, gli adempimenti relativi allo sdoganamentopossono essere posti a carico del venditore. La percentuale delle imposte doganali varia a seconda della categoria e del tipo di bene importato. L'importospettanteviene calcolato applicando la percentuale d'imposta sul valore del prodotto, come indicatonella fattura d'acquisto.

Tutto questo tecnicismo burocratico, oltre a generarecosti ulteriori, tende a frenare il nostro shopping, soprattutto di beni provenienti dall'Oriente, disponibili a prezzi piuttosto competitivi.

A partire da luglio 2016 diremo addio ai dazi doganali su prodotti Hi-tech

Questa decisioneè stata presa dall'Organizzazione Mondiale del Commercio,allo scopo dirilanciare il commercio internazionale.

L'OMC, riunitasi a Nairobi, in Kenya, giovedì scorso, ha deliberato di abolire i dazi doganali su molte categorie di prodotti Hi-tech, e tra questi vi sono: TV, console di gioco, computer, Gps e macchine fotografiche. Le imposte di dogana, infatti, rappresentano un costo aggiuntivo per il compratore che, nel peggiore dei casi, arriva a pagare fino al 35% del prezzo di vendita del prodotto, e questo per l'OMC rappresenta un ostacolo al libero commercio.

Le categorie di dispositivi hi-tech coinvolte sono 201 e i corrispettivi dazi saranno aboliti progressivamente in tre step.

Il primo step vi sarà a luglio 2016, quando 134 di questi prodotti saranno considerati esentati da imposte doganali; nel 2019 vi sarà la seconda fase, con il 95% dei dispositivi, e nel 2024 avremo l'ultimo passaggio, quando tutti i 201 prodotti non saranno più soggetti a dazi doganali.

A livello globale, il mercatorelativo all'Hi-Tech è molto vario e comprende non solo gli oggetti sopra elencati, ma anche apparecchi diagnostici sanitari come la risonanza magnetica, e rappresenta il 10% dell'intero commercio internazionale.

Secondo Roberto Azevedo, Direttore Generale dell'OMC, ilcomparto dell'information tecnology incide singolarmente molto di più dei settori automobilistico, tessile e metallurgico messi insieme, concirca 1300 miliardi di dollari all'anno.

L'Organizzazione internazionale ha stimato che il provvedimento porterà benefici per 190 miliardi di dollari nel mondo, con la creazione di 60.000 posti di lavoro solo negli Stati Uniti. L'accordo è stato siglato dai 53 paesi membri dell'OMC, tra i quali c'è anche l'Italia.