Ha dell'incredibile quanto accaduto a due giovani di Pavia, lo scorso 10 maggio: determinati a scoprire cosa succedesse giocando a oltranza ad un vecchio videogioco Playstation, hanno raggiunto la stagione 2800 su Premier Manager 99 festeggiando il famoso Superbotto. Ma andiamo con ordine. La storia che riguarda i due ragazzi comincia ben 11 anni fa, quando entrambi iniziarono la prima partita al videogioco molto in voga negli anni Novanta, grazie al quale si poteva prendere in gestione una squadra del campionato inglese e farle disputare la Premier League, mettendo in campo i giocatori e gestendo virtualmente la rosa a disposizione.

Stagione dopo stagione, insomma, i due protagonisti si sono chiesti: cosa succederebbe se continuassimo a giocare all'infinito? La risposta gli è arrivata lo scorso 10 maggio, quando giunti all'anno 2800, il gioco ha cominciato ad impazzire, permettendo loro di festeggiare il Superbotto disputando l'ultimo campionato che la memoria virtuale della console avrebbe permesso.

Ecco come i due sono arrivati a festeggiare il Superbotto

Anziché intrattenersi con uno dei tanti giochi da tavolo in circolazione, insomma, i nostri protagonisti hanno deciso di concentrarsi su Premier Manager, ma nel corso di questi 11 anni hanno dovuto cambiare la Playstation ben quattro volte, sostituendola con altre prese in prestito dagli amici.

Per non perdere i dati salvati, infatti, i due ragazzi hanno utilizzato più di una console, permettendo loro di disputare il record di campionati inglesi. Al termine dell'ultima stagione, quella dell'anno 2800, il videogioco ha cominciato a dare i numeri, facendo terminare le partite con una valanga di gol oppure facendo vincere solo le squadre in trasferta.

Insomma, il computer sito nella memoria del gioco è diventato un mix di numeri casuali grazie al Superbotto, un enorme bug che ha fatto andare in tilt il videogame.

Per saperne di più e per restare informati sul mondo dei Videogiochi, seguimi cliccando il tasto che vedi in alto a sinistra sopra questo articolo.