Il nome, DeepSpace Industries, è da fantascienza e il suo obiettivo lo èforse ancora di più. La nuova società guidata dal CEO David Gump(un cognome che è tutto un programma) punta a lanciare una flotta disonde per estrarre, dagli asteroidi vicini alla Terra, imetalli e carburanti da utilizzare per assemblare – direttamentesulla superficie dei corpi celesti – le astronavi che permetterannoall'umanità di conquistare lo spazio interplanetario.

Insomma, dopo i sempre più concretiprogetti di astronavi private e per il turismo spaziale, ora lospazio comincia a far gola anche per l'estrazione di materialipreziosi o comunque utili.

Tanto che potrebbe innescarsi una vera eproprio corsa alle risorse spaziali, visto che Deep Space Industriesè la seconda società, dopo Planetary Resources nell'aprile2012, a sbandierare l'intenzione di trivellare gli asteroidi.

"Usare le risorse dello spazio èl'unico modo per rendere possibile lo sviluppo della presenza umanalontano dalla Terra", ha spiegato Gump. "Ogni anno più di 900asteroidi vengono scoperti vicino al nostro Pianeta: potrannodiventare una risorsa strategicamente posizionata proprio nel postodove serve, così come i giacimenti di ferro del Minnesota sono statifondamentali per rendere Detroit il centro dell'industriaautomobilistica americana nel secolo scorso".

Se tutto va come da programma, ilprogetto di Deep Space verrà avviato nel 2015, con il lancio di minisonde robotiche da 25 Kg - le FireFlies - in grado di identificare edesplorare gli obiettivi primari.

La fase successiva consisterà nellancio delle DragonFlies nel 2016, sonde da 32 Kg che saranno capacidi riportare esempi di materiali sulla Terra da rivendere e studiare.Poi verrà il momento dei robot e persino degli equipaggi umani checostruiranno le basi e le astronavi per avviare la definitivacolonizzazione dei pianeti.