Avete presente i levrieri? quei bei cani, elegantissimi, con una forma sinuosa e zampe lunghe lunghe e sottili? Ecco sì proprio quelli. Ce ne sono tante varietà, ma 2 su tutte sono quelle che una associazione di soli volontari cerca di salvare. Ci sono i greyhound che arrivano dall'Irlanda e i galgos dalla Spagna.
In Irlanda - sfortunatamente - le corse dei greyhound sono ancora legali. Lo sfruttamento dei levrieri, per denaro ovviamente, è ancora non solo legale, ma è considerato uno sport ed è molto seguito. In Italia nel 2002 è stato chiuso l'ultimo cinodromo e almeno ufficialmente non esistono più le corse dei levrieri; ma l'uomo, si sa, è l'animale più perfido tra gli animali e, a differenza di tutti gli altri, usa, sfrutta, vende, compera, schiavizza, taglia, cucina, mangia i suoi fratelli animali e i levrieri non fanno eccezione, così come i cani di altre razze considerate pericolose (in questo caso, non li cucina e non li mangia, grazie a Dio!)
Restiamo per il momento sui levrieri.
La vita di un greyhound irlandese è semplice, breve e deve essere di successo o diventa ancora più breve. Nella loro esistenza i grey vivono in gabbie, dalle quali vengono estratti solo per gli allenamenti e per le corse vere e proprie. Difficilmente, per non dire mai, ricevono una carezza, un bacio, impossibile pensare che dormano su un divano, o giochino in un giardino, o facciano una passeggiata al guinzaglio con la loro famiglia umana: non hanno famiglia. Sono solo macchine per fare soldi, scommesse sulla loro velocità, come se la loro unica capacità fosse rincorrere una lepre finta. È vero che i levrieri sono veloci, ma questo non significa che amino correre ad oltranza.
Se sono molto fortunati, i loro proprietari li cedono a fine carriera, o se sono ancora più fortunati, non sono veloci e quindi vengono ceduti prima di iniziare la carriera.
Se proprio raggiungono il top della buona sorte, incontrano un'associazione di Modena che li fa adottare a famiglie italiane superselezionate.
Arriviamo ora ai galgos... molto più difficile da raccontare. I galgos sono levrieri da caccia, e in Spagna i galgueros li usano come se fossero oggetti radiocomandati. Li lasciano giorni in vaste aree di caccia, senza acqua né cibo, addestrati a cacciare piccola selvaggina e a non mangiarla.
Dopo qualche giorno, i cacciatori (per delega) tornano, li caricano e li riportano a casa. Questo se i galgos sono buoni cacciatori e comunque per una stagione venatoria.
Alla fine della stagione, o prima se non danno risultati positivi, i galgos sono un impiccio, e vengono quindi impiccati (come Buena Suerte) o trascinati legati alle auto fino alla morte, o abbandonati dove non possono sopravvivere.
Ma, del resto, cosa aspettarsi da chi ancora nel 2014 ha come spettacolo nazionale l'uccisione cruenta di un toro, la corrida? Bene, ora sapete, se vi sentite pronti a salvare un levriero, irlandese o spagnolo che sia, cercate le varie associazioni che li accolgono, magari quella che a mio avviso è la più preparata e seria, ed è a Modena, si chiama GACI. Ah... dimenticavo, io l'ho fatto, una galga spagnola - quella nella foto - è parte della mia vita ed è la 5° arrivata.