E' ormai acclarata la connessione tra le trivellazioni effettuate con il sistema del fracking e i terremoti. Il fracking è quella tecnica, usata anche in zone come l'Emilia Romagna, che attraverso il pompaggio di milioni di litri di acqua nel sottosuolo spinge la fuoriuscita di carburanti, noti in Italia come i gas di scisto, cioè derivati dalla spaccatura della roccia.

E' di queste ore la clamorosa svolta imposta dalla Commissione per la Conservazione di Gas e Petrolio del Colorado che ha ordinato alla High Sierra Water Services di interrompere l'immissione di acque reflue nel sottosuolo, dopo che i sismologi hanno rilevato lunedì un Terremoto di piccola intensità, solo 2.6 gradi di magnitudo, che però segue quello di 3.4 gradi del 31 maggio scorso e che lascia presagire nuove scosse.

Questo è l'ultimo di una serie di eventi che collegano le trivellazioni con i terremoti, come già rilevato da numerose associazioni ambientaliste nel mondo, non ultime quelle italiane, che hanno denunciato clamorosamente la cosa in occasione del terremoto in Emilia Romagna, per i cui danni ancora oggi si discute in Parlamento di provvedimenti "urgenti", nonostante il lungo tempo passato dall'evento.

Questo del Colorado è l'ultimo di una serie di eventi spaventosamente in aumento in quello Stato, ma un portavoce della Commissione ha dichiarato che questa è la prima volta che un organismo ufficiale governativo ordina la sospensione per il chiaro nesso tra le attività di trivellazione ed i terremoti.

Negli Stati Uniti sono circa 145.000 i pozzi di fracking, di cui 309 in Colorado, secondo il Colorado Geological Survey. Ed è ormai certo che l'aumento di attività sismica è in stretta connessione con le attività di fracking e smaltimento con pompaggio di acque reflue.

Anche altri organismi pubblici hanno iniziato timidamente a dichiarare che una situazione analoga si stia verificando in Ohio, creando una connessione che va ben oltre il semplice sospetto.

Secondo il Colorado Geological Survey gli oltre 200 terremoti di magnitudo tra 2.8 e 3.4 gradi registrati tra il 2007 e il 2009 sono connessi ad attività mineraria.

Se non bastassero le prove della diseconomia del fracking nel lungo tempo, ormai ampiamente documentate, questa storica decisione dell'interruzione dell'estrazione di gas di scisto in Colorado dovrebbe far riflettere attentamente il Governo italiano.

Perché è chiaro a tutti che la nostra popolatissima penisola, con la sua struttura dorsale appenninica, è cosa ben diversa dai deserti disabitati del Colorado o dell'Ohio.

Quale altra tragedia dovremo attendere prima che si provveda a ritirare tutte le licenze di trivellazione con il fracking per il gas di scisto in Italia?