Domenica scorsa a Manhattan si è svolta la più grande manifestazione contro i cambiamenti climatici nel mondo. In realtà, la giornata mondiale istituita ha permesso che le manifestazioni svolte in tutto il mondo fossero più di tremila, in più di 160 Paesi del mondo. Quella di Manhattan però è stata una prova, pacifica, di forza che il popolo americano ha dato ai Governi di tutto il mondo, all'ONU e alla Presidenza Obama. Infatti, sono stati rimarcati i concetti base della difesa dell'Ambiente come una politica economica che si interessi all'energia rinnovabile e ai suoi sviluppi in ambito macroeconomico.

Forti sono state le critiche rivolte agli Stati che permettono ancora un uso massiccio di risorse minerarie e ovviamente all'uso sconsiderato del petrolio.



Ieri, per rimarcare quanto questa giornata sia stata fondamentale per ridare lancio e ripianare la bilancia degli obiettivi, il Segretario Generale dell'ONU Ban Ki-Moon, ha nominato Ambasciatore ONU contro i cambiamenti climatici l'ex-lupo di Wall Street, Leonardo Di Caprio.  Proprio lui infatti, dall'Aula dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, in pochi minuti ha rimarcato quanto questa giornata sia stata importante e quanto deve essere ancora fatto da domani. Il "quasi-oscar" in realtà è sempre stato fortemente attento ai temi ambientali, è famosa infatti una sua foto che lo ritrae alla guida della sua auto ibrida.





Di Caprio non si è fermato qui, infatti ha dichiarato che non basta acquistare le lampadine a risparmio energetico o un'auto ibrida per salvare il pianeta, ma bisogna cambiare le nostre abitudini quotidiane. E le grandi nazioni del mondo devono fare qualcosa al riguardo perché hanno il potere di farlo. È da anni che il tema delle risorse energetiche rinnovabili alimenta una notevole mole normativa di gestione e sviluppo.

Tuttavia, oltre che le leggi, un passo fondamentale sarà dover cambiare il rapporto che l'uomo ha da decenni con il petrolio, con la plastica e simili per ritornare, sempre di più, a contatto con la natura.