Si chiama Plastic Roadil progetto attualmente in sviluppo in Olanda, portato avanti dalla ditta tedescaVolkerWessels.L'ennesima risposta all'enigma dello sviluppo sostenibile sembra arrivare ancora una volta dall'Europa continentale e del nord, da sempre protagoniste nel campo dell'eco-sostenbilità e del progresso tecnologico.
L'idea rivoluzionaria portata avanti dallo staff di questa azienda è quella di produrre un nuovo tipo di rivestimento stradale: niente più bitumi e carbonati di calcio, la nuova composizione prevederà esclusivamenteplastica riclicata.
Gli esperti sostengono che il sistema dei trasporti ne gioverebbe sotto più punti di vista:
- Minori emissioni di CO2: difatti l'asfaltoi emette circa 27 kg di anidride carbonica per tonnellata, in quanto assorbe molto facilmente il calore circostante; a questo si aggiunga che le temperature in città sono piuttosto elevate, dato lo smog e l'alta concentrazione di persone e veicoli.
- Smaltimento rifiuti: nonostante i progressi nella raccolta differenziata ancora oggi sussiste il problema dello smaltimento della spazzatura, seppur composta da plastica riciclabile in molteplici modi (in Italia l'11% della spazzatura prodotta è composta proprio da rifiuti di plastica)
- Strade più leggere:essendo il peso del manto stradale minore si faciliterebbero le operazioni di scavo, di installazione di cavi, di trasporto dei materiali da costruzione; ne consegue che i tempi di realizzazione e manutenzione potrebbero essere notevolmente ridotti.
- Sicurezza: secondo gli sviluppatori diPlastic Roadtale manto stradale sopporterebbe senza problemi temperature sia alte che basse, date le peculiarità chimiche del materiale di cui è fatto. Resta tuttavia da verificare che tutti gli aspetti sopracitatisi traducano in fatti compiuti e che si tratti davvero di una miglioria rispetto all'attuale impianto stradale.
Se si riuscissedavvero a fabbricare strade efficienti e sicure a partire da materiali riciclabili si potrebbe sperare anche in una riduzione degli incidenti e relativi decessi legati al cattivo stato dei manti stradali, che soltanto nel 2013 ha causato in Italia ben più di 900 morti.