Nella notte In Campania il maltempo ha portato forti dissesti, violenti temporali e raffiche di vento hanno colpito più punti ed allagato zone di varie città. I vigili del fuoco, che sono stati più volte allertati da telefonate ed hanno visitato i vari luoghi non hanno però segnalato alcuna vittima. Pure essendo stata un'allerta maltempo di forte intensità, sembra, almeno da quanto riportano i vigili del fuoco, che non ci siano stati feriti. Nessuna situazione particolarmente critica, a Caserta un albero è stato divelto ed è caduto sulla strada, intralciando la viabilità.

A Napoli hanno dovuto chiudere a Fuorigrotta il sottopassaggio Claudio.

Nell'Agro Nocerino-Sarnese ci sono stati allagamenti e molte scuole oggi 15 ottobre 2015 resteranno chiuse. Questo per proteggere gli abitanti e per garantire l'ordine pubblico, oltre ad eventuali interventi da attuarsi in luogo, in seguito al maltempo. Anche nella città di Avellino, la forte pioggia ha trasformato le strade in torrenti strapieni di acqua. Vie importanti come Francesco Tedesco e corso Europa, che si trova nel centro storico sono state completamente allagate. Purtroppo, come già successo in passato l'allerta maltempo non è stata vana.

Il temporale è sceso verso il sud dell'Italia

Il grave maltempo, che ha portato forti temporali, è sceso fino al nord della Puglia ed al Molise.

Nel cielo campano sono stati moltissimi, si stima migliaia e migliaia, i fulmini che hanno illuminato il cielo, con fragorissimi tuoni. Elevatissima anche la carica elettrica trasmessa dal temporale, chiamato V-shaped. A tutto questo si è aggiunto più di un violento nubifragio, soprattutto nella parte interna del napoletano, a Benevento ed Avellino e relative province.

Tempo incerto anche per la giornata odierna, che non preannuncia nulla di buono. Speriamo almeno che si possano contenere i danni e rimediare a quelli che sono stati causati dal violento temporale della notte appena trascorsa. Il clima e di conseguenza i fenomeni naturali sono letteralmente sconvolti da un ecosistema che non è più il nostro. Incerto anche il futuro, dopo tutte le opere di cementificazione curate dall'uomo stesso.