Tra le meraviglie della Sicilia c’è certamente da annoverare il giardino della Kolymbetra, dentro il sito Unesco dellaValle dei Templi di Agrigento. Un vero e proprio paradiso terrestre, dove si trovano le piante tipiche della macchia mediterranea e gli agrumeti portati dagli arabi. Quest’estate il FAI che lo gestisce ha potuto constatare risultati straordinari, con un aumento senza precedenti di presenze record. I visitatori sono stati appunto oltre 65 mila sino ad agosto, contro i 61 mila dell’intero anno passato.

La soddisfazione del FAI

“Siamo assolutamente soddisfatti di questo risultato – ha spiegato Giuseppe Lo Pilato direttore del sito FAI – abbiamo già superato l’intero numero di ingressi dell’anno passato e speriamo di giungere ad 85 mila visitatori, entro la fine di quest’anno.

Ovviamente a causa di queste presenze record abbiamo incrementato il personale e di conseguenza i costi di gestione sono lievitati. Una cosa necessaria in considerazione di questo afflusso che ha reso obbligatoria, una pulizia quotidiana del sito. Detto ciò speriamo di giungere per la prima volta al pareggio di bilancio, ossia a coprire i costi di gestione. Il nostro obiettivo è quello di fornire un servizio utile alla città garantendo un importante contributo all’offerta turistica, per il resto noi non abbiamo ovviamente scopi di lucro”.

Nel solo mese di agosto i visitatori sono stati 16 mila, contro i 9.600 dell’anno precedente. In un solo giorno si sono avute sino a 780 presenze accogliendo tutti e senza ricevere nessuna lamentela.

La Kolymbetra nella storia

Il giardino della Kolymbetra è stato inaugurato nel 2001, dopo che nel 1999 la Regione Sicilia ha concesso al FAI un’area allora dimenticata, nell’attuale parco archeologico, tra il tempio di Dioscuri e quello di Vulcano. Secondo le teorie prevalenti degli archeologi, proprio in quell’area durante il periodo della polis di Akragas, sorgeva l’antica piscina dove sgorgavano gli acquedotti costruiti dall’architetto Feace, su incarico del tiranno Terone.

Un’opera dalla bellezza unica che univa la ricchezza della fauna a quella della flora. Oggi il perimetro gestito dal FAI nel giardino della Kolymbetra è di 5 ettari, in un terreno dove si ammirano ruscelli, agrumeti, mandorleti ed antichi ipogei, questi ultimi costruiti appunto durante il periodo dello splendore greco.

Un luogo dove archeologia, natura e bellezza ambientale convivono fornendo ai visitatori la possibilità di ammirare un patrimonio unico al mondo, all’interno di un’area archeologica di straordinaria importanza che ha visto crescere anch’essa negli ultimi tempi, le presenze di visitatori fornendo il proprio robusto contributo, all’incremento del turismo nell’isola.