Inqueste settimane le coltivazioni di pomodoro da serra in Sicilia sono state irreparabilmente danneggiate da una devastante virosi, con pesanti ripercussioni economiche sia in termini di perdita della produzione programmatache di successivi investimenti per un nuovo trapianto, con slittamento di produzione e raccolta. Si calcola che nell'area sud orientale della Sicilia circa il 70% dei raccolti previsti per novembre e dicembre 2016 sono stati danneggiati dalla virosi.
Caratteristiche della virosi
Lavirosi che maggiormente ha colpitoil pomodoro inSicilia è il Tomato Yellow Leaf Curl Virus, icui principali sintomi sono deformazioni di diversi organi della pianta, alterazione del colore delle foglie, butterature sulle bacche e una riduzione della crescita della pianta.
Questo virus èpresente in Europacon due le specie virali che causano la malattia: Tomato Yellow Leaf Curl Sardinia Virus e Tomato Yellow Leaf Curl Virus. Il virus appartiene al genere Begomovirus e viene trasmesso dall'aleirodide Bemisia tabacei detto comunemente 'mosca bianca'. Il biotipo con maggiore attitudine alla colonizzazione ed efficienza nel veicolare il TYLCV è arrivato in Italia alla fine degli anni 80.
In Sicilia la B. tabacei, come specie ubiquitaria, permette al virus di formare serbatoi naturali di inoculo in specie spontanee come Datura stramonium e Solanum nigrum. Le larve e gli insetti adulti di B. tabacei possono contrarre il virus dalle piante infette nella loro fase di alimentazione, maggiore è il periodo di acquisizione nella fase di alimentazione maggiore sarà l'efficienza della trasmissione.Ilperiodo di acquisizione varia da un minimo necessario di 20 minuti fino ad un periodo massimo di acquisizione di 24 ore.
Segue un periodo di latenza di circa 21 ore in cui il virus invade il sistema circolatorio dell'insetto riproducendosi; in questo periodo di latenza l'insetto non sarà ancora capace di trasmettere il virus. Nell'insetto adulto il virus tende a localizzarsi nelle ghiandole salivari e nella muscolatura delle ali. Ad oggi non esistono altri vettori di TYLCV; quindi, il fenomeno epidemiologico resta legato strettamente a quello del vettore(B.tabacei)e a quello del pomodoro che sembrerebbe il suo principale ospite naturale.
Le cause che hanno maggiormente contribuito all'epidemia di virosi in Sicilia sono da attribuire alle alte temperature, ai mediocri accorgimenti nell'isolamento antisettico degli ambienti di produzione dall'ambiente esterno e ai poco efficaci trattamenti. L'impiego di trattamenti chimici risulta efficace se applicato con rotazioni sufficientemente lunghe ed evitando sovrapposizione di principi attivi.
Le varietà di pomodoro resistenti a TYLCV attualmente in commercio possiedono una resistenza definita 'intermedia', che limita la crescita e la diffusione del virus/parassita entro certi livelli di pressione del patogeno e di condizioni ambientali.
A causa di questa disastrosa fitopatia moltissimi agricoltorilamentano una grave crisi a cui la Regione Sicilia, tramite l'Assessorato Regionale all'Agricoltura, risponde coinvolgendo enti e professionalità del Servizio Fitosanitario Regionale per attuarestrategiedi lotta e prevenzione del virus nelle aree colpite. L'intenzione è quella di potenziare le strutture di ricerca e di controllo del Servizio Fitosanitario nell'areale sud orientale della Sicilia, dove la realtà agricola professionale rappresenta ancora oggi un'economia portante di interesse nazionale.