Domattina i produttori agricoli scenderanno in campo per manifestare contro il sistema della GDO, del dumping e delle frodi alimentari: una summa di fattori correlati che determinano il crollo del prezzo dei raccolti. La situazione è ormai talmente grave da non permettere di coprire le spese di produzione che, d'altro canto, invece, aumentano di continuo.

Si tratta di un momento durissimo per l'economia locale e, a breve, la città ne risentirà casa per casa perché, così continuando, molte aziende agricole sono destinate a dichiarare fallimento.

Mai come quest'anno il comprato aveva subito una così marcata flessione.

Settimana più, settimana meno, i prezzi sono sempre scesi gradualmente con l'arrivo della bella stagione. Mai, come quest'anno i prezzi hanno subito un tracollo netto nel pieno della stagione invernale: è un disastro dalle proporzioni mai viste.

E mentre la politica locale, trasversalmente a tutti gli schieramenti, esprime solidarietà ai contadini, a prendere le redini in mano è il sindaco della città, Giuseppe Nicosia, assieme all'assessora allo Sviluppo economico, Lisa Pisani.

Quest'ultima da diversi giorni ha intrapreso un fittissimo scambio di informazioni con l'eurodeputata Michela Giuffrida (componente della Commissione Agricoltura) che si è dichiarata, in sede europarlamentare, apertamente contro l'ingresso nell'Eurozona dei prodotti ortofrutticoli provenienti dal nord Africa.

Il sindaco Nicosia, dal canto suo, ha chiesto l'avvio in tempi celeri dei controlli anti dumping, affinché le merci extra europee non solo non entrino in Italia per le vie legali, ma neanche sotto forma di tarocchi d'autore.

Prezzo alla produzione dei pomodori: merce di lusso nei supermercati d'Europa

E' fatto consolidato che aziende senza scrupoli si prestano a dichiarare pomodori e ortaggi vari provenienti dal Maghreb, come italiani cagionando un danno economico e anche d'immagine ai prodotti nostrani.

Nel Nord Africa la manodopera costa molto meno e non esistono leggi che vietino l'utilizzo della chimica cattiva per la coltivazione degli ortaggi.

In un contesto, quello italiano ed europeo, che chiede sempre più tutela per i consumatori, non si capisce come mai le Autorità europee competenti non siano riuscite a mettere la parola fine all'annoso fenomeno.

Vige peraltro una legge che vieta l'ingresso di merce estera quando i prezzi locali scendono al di sotto di una certa soglia. Si tratta dell'art. 7 dell'accordo tra Ue e Marocco, sottoscritto nel 2012, che dovrebbe tutelare il settore ortofrutticolo dall'invasione di prodotti marocchini.

Il caso?

Attorno alla protesta, poi, è nato un piccolo caso, poiché né l'Amministrazione comunale, né il Partito Democratico (che la esprime) sono stati ufficialmente invitati a presenziarvi. Cionondimeno il sindaco e la Giunta, oltre che il Pd si sono dichiarati fortemente solidali con il comparto, pur non prendendo parte all'iniziativa in segno di rispetto e per non dare adito a strumentalizzazioni in cui potrebbero incappare altri soggetti politici locali in vista delle prossime amministrative. L'appuntamento è per domattina davanti al mercato ortofrutticolo di Contrada Fanello.