Le previsioni meteo non sono delle più floride. Tempo pessimo su tutta l'Italia, e nei prossimi giorni l'allerta meteo arriverà ad essere da codice rosso. Purtroppo, secondo gli ultimi rilevamenti di "3B Meteo", una perturbazione nord-atlantica andrà a flagellare la penisola nelle giornate a seguire. Sono previsti fiocchi di neve anche a quote sui 1.300 metri.

L'area appenninica verrà investita da abbondanti nevicate che porteranno anche rischi di valanghe in molte zone, a causa dei forti venti. Il tempo resterà ostile con un crollo delle temperature, stimate da "3B Meteo" anche di 10 gradi in meno al Nord e di 7 gradi in meno al Sud.

L'entità della perturbazione nord-atlantica si sta accentuando e, di conseguenza, rende sempre più incombente l'allerta meteo lungo le coste italiane e, in particolare, secondo la protezione civile, nelle zone sismiche. La situazione verrà monitorata con la massima attenzione ma, a quanto pare, il Capodanno 2018 arriverà tra tempeste e freddo siberiano.

Neve al Nord

Il Nord Italia andrà incontro a copiose nevicate stimate - sempre da "3B Meteo" - in almeno 150 centimetri di neve. Qualora queste previsioni dovessero concretizzarsi, si tratterebbe di un nuovo record che andrebbe ad eguagliare le nevicate del 2007. Le precipitazioni abbondanti stanno mettendo a dura prova le iniziative indette da molte associazioni per l'inizio della stagione invernale, ma la Protezione Civile, allertata dal codice rosso, preferisce attendere che il maltempo passi.

Nei prossimi giorni le nevicate - che ora sono a 1.300 metri - si verificheranno anche ad altitudini di 500 metri, specialmente in Lombardia e nel Piemonte. Le Dolomiti, invece, risultano già imbiancate a partire dai 700 metri.

Il Trentino, da ore flagellato dalla pioggia, nelle prossime ore e domani sarà investito da piogge fredde con caduta di grandine a forte velocità, causata da venti sostenuti.

Attualmente la Protezione Civile e i vigili del fuoco di queste regioni stanno tenendo sotto controllo i nubifragi cominciati proprio in mattinata. L'allerta meteo, in codice rosso, si sta spostando anche in Liguria, dove sono state rilevate frane e smottamenti di terreno nell'area del Genovese.

Esondazione fiumi

Una nuova "preoccupazione" da parte della Protezione Civile giunge dall'Emilia Romagna, dove il fiume Enza è esondato, provocando allagamenti nel territorio circostante.

Di conseguenza, si teme che anche altri fiumi possano provocare danni alle abitazioni, e si sta provvedendo a ricoveri di fortuna almeno per i prossimi giorni, in cui il maltempo la farà da padrone.

In Toscana, il timore di esondazioni sta interessando l'Arno dove, in alcuni punti, si è provveduto a rinforzare gli argini. Un ulteriore pericolo è dato anche dalle probabili mareggiate destinate a prendere forza per la presenza di venti maestrali e ponenti che, entro domani, andranno ad agitare il mar Tirreno, colpendo la Liguria e la Sardegna.

Le prime schiarite, stando ai dati diffusi da "3B Meteo", dovrebbero verificarsi dal 29 dicembre ma, tenendo conto della forza acquisita da questa perturbazione nord-atlantica, potrebbe anche placarsi per il 31 dicembre.