Il tasso di disoccupazione italiano è del 10,8% e colpisce una vasta fetta di popolazione italiana. Lo rileva l'Istat (dati destagionalizzati, stime provvisorie), ed è il tasso più alto dal terzo trimestre 1999. Un vero e proprio boom, in rialzo su base annua del 37,5%, ovvero di 761 mila unità.
L'incremento della disoccupazione a giugno, interessa sia la componente maschile che quella femminile: gli uomini disoccupati sono aumentati del 2,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, le donne del 2,5%. Il tasso di disoccupazione maschile sale di 0,3 punti percentuali rispetto a maggio, portandosi al 10%; anche quello femminile segna una variazione positiva di 0,3 punti e si attesta al 12%.
Stranamente, risulta, invece, in calo il tasso di disoccupazione riguardante i giovani, quelli compresi nella fascia di età 15-24. I giovani senza lavoro costituiscono il 10,1% della popolazione Italiana e, cioè, numericamente, 608mila individui. Il tasso di disoccupazione giovanile è del 34,3%, si nota un calo di un punto percentuale rispetto al mese precedente, maggio.
Le persone inattive in questa fascia di età scendono dello 0,4% e cioè 52mila unità in meno, sempre rispetto al mese di maggio 2012. Il tasso di inattività diventa del 36,1% con una perdita dello 0,1% in termini congiunturali e di 1,8 punti su base annua. Sono dati che tendono a rappresentare quanto la situazione Italiana sia in un periodo di enorme crisi e di quanto la disoccupazione sia un enorme problema da affrontare.
Buone notizie invece dall'inflazione.
In questo contesto l’unica buona notizia arriva dall’inflazione, che resta stabile nell’Eurozona al 2,4%, lo stesso livello di giugno. L’aumento dei prezzi in Italia registra una variazione congiunturale nulla e un aumento del 3% sullo stesso mese 2011 (era 3,3% a giugno scorso): l’inflazione acquisita per il 2012 resta al 2,8%.