Emanuela Orlandi: grazie al continuo impegno dei responsabili della trasmissione Chi l'ha visto e dei parenti della donna, specialmente del fratello, il caso si sta riaprendo e gli inquirenti stanno cominciando a battere tutte le piste plausibili per fare luce sul caso di Emanuela Orlandi, come riportato dal sito on line del Corriere della Sera.

La allora giovane donna sparì senza una apparente spiegazione trent'anni fa e solo adesso, proprio negli studi di Chi l'ha visto è spuntato un presunto testimone della vicenda, le cui dichiarazioni però lasciano molti dubbi sulla sua attendibilità, secondo il parere dei familiari di Emanuela Orlandi e degli inquirenti.

Il super testimone ha affermato che Emanuela Orlandi e la sua amica Mirella Piazza sarebbero vive e vegete e risiederebbero a Parigi e che le due donne si allontanarono volontariamente nel 1983 per seguire un amore di Emanuela, nell'ambito di una vicenda comunque collegata ad una trama "contro" il Vaticano.

Gli inquirenti, secondo l'edizione on line del Corriere della Sera, avrebbero, in seguito alle nuove testimonianze, deciso di riaprire il caso e di analizzare meglio la pista che porta al terrorista Alì Agca, il cui nome emerse subito nella vicenda della scomparsa di Emanuela Orlandi.

La tesi che gli investigatori starebbero seguendo è quella di un possibile rapimento della Orlandi, cittadina vaticana, messo in atto da terroristi complici di Agca per spingere la Santa Sede a concedere la grazia all'attentatore del Papa.

A sostegno di questa tesi, ci sarebbero alcuni avvenimenti riportati dai giornali dell'epoca che potrebbero collegare il caso di Emanuela Orlandi alla vicenda di Alì Agca, che confessò in un primo tempo, per poi ritrattare tutto esattamente il giorno dopo la scomparsa di Emanuela.

Intanto il fratello di Emanuela Orlandi sta continuando la sua raccolta firme sul web per fare in modo che il Vaticano prenda una posizione sulla vicenda e che chi sa qualcosa, più in generale, venga spinto a rivelarla, anche se sono passati trenta anni.