Oltre 300.000 presenze per la fiera EIMA (Esposizione Internazionale di Macchine per l'agricoltura) che si è svolta dal 6 al 10 novembre 2024 presso i padiglioni di Fiera Bologna. Una fiera che "traccia il solco" della filiera italiana per le macchine dedicate ad agricoltura e giardinaggio.

Si tratta ormai di un appuntamento fisso per il capoluogo emiliano, che attrae i mezzi "giganti" dell'agricoltura ogni anno dal 1969, quando si contavano 224 espositori. Nel 2024 le aziende espositrici sono stati oltre 1700.

Tecnologia al centro: l'avvento della IA e delle macchine telecomandate

Alla fiera hanno esposto i propri mezzi una una serie di aziende italiane ed europee che stanno sviluppando in modo eccezionale la messa in prova della IA con strumentazione e macchine agricole che rendono ancora più semplice il lavoro sul campo.

Ad esempio Dheuz-Fahr ha introdotto il trattore a guida autonoma, un sistema di motrice che permette di caricare lavorazioni complesse e fornire un programma molto dettagliato per la prova in campo.

Grande attenzione alla tecnologia arriva anche dal marchio New Holland, il quale è l'evoluzione delle vecchie motorizzazioni Fiat che, negli ultimi decenni, hanno avuto un restyling di marchio e produzione.

Nell'era dei motori ibridi per la trazione in agricoltura, è intanto in corso anche la produzione di motori a trazione elettrica, come escavatrici e macchinari da taglio.

Per quanto riguarda la ricerca scientifica, la sfida è tutta concentrata nella gestione dei big data. La gestione di questi dati, consente di avere una migliore prestazione del patrimonio tecnico-teorico delle aziende agricole e di manutenzione del verde, mettendole in relazione con lavorazioni agrotecniche condivise, attraverso dati a campione.

Il risultato può essere anche un efficientamento energetico.

I mercati emergenti per il settore

La fiera ha proposto uno sguardo internazionale sul mercato di produzione e commercializzazione delle macchine per l'agricoltura e il giardinaggio.

Secondo gli ultimi rilievi del 2024, l'Asia e l'Africa saranno i nuovi mercati per questo tipo di prodotti.

Tutto il manifatturiero targato USA è infatti di fatto escluso dal mercato europeo, vista la domanda di produzione che si ferma a 5000 unità per tutti e 52 gli stati americani. Lo stesso vale per il mercato cinese, anche per una logistica ancora in fase di gestazione.