Clarence Seedorf, apparentemente molto tranquillo e determinato, ieri ha concesso un'intervista esclusiva a Sky. Punzecchiato da Giorgio Porrà, l'olandese ha dichiarato di considerarsi assolutamente l'allenatore del Milan anche per il prossimo anno. Ha negato con forza di avere rapporti problematici con Galliani: "Ci siamo incontrati anche tante volte con le rispettive famiglie in Brasile e non voglio assolutamente il suo posto. Intendo solo allenare. Non è il mio tutor perché non ne ho bisogno e anzi sono stato io a chiedergli di stare vicino alla squadra".

Seedorf ha anche escluso problemi con il presidente: "Ho parlato con Silvio Berlusconi anche a Pasqua e il nostro rapporto non è solo professionale e la sua fiducia nei miei confronti è immutata". Appassionata anche la difesa nei confronti di Balotelli: "La sua crescita è indiscussa; le critiche nei suoi confronti sono sempre eccessive. Si trova bene con i 3 trequartisti, non ha avuto reazioni scomposte ed è la sua migliore stagione". L'aspettativa e la fiducia nella conferma cozzano però pesantemente contro l'assordante silenzio della società. Quasi in contemporanea infatti il presidente Silvio Berlusconi era ospite di Barbara D'Urso a "Domenica Live" e tra i numerosi argomenti toccati nell'intervista (tra i quali la figura di "Dudù"), sembra che sia stato chiesto dallo staff di Berlusconi di evitare qualsiasi domanda sul Milan.

Lasciato solo anche da Barbara Berlusconi che nel pomeriggio a domanda precisa sulla riconferma di Seedorf, aveva dichiarato di non occuparsi della parte tecnica, per l'olandese il destino pare proprio segnato.

Gli avvocati di casa Milan stanno da alcuni mesi preparando un dossier segreto contenente le azioni "contrarie alla causa" da parte di Seedorf, per eventualmente poterlo licenziare per giusta causa, senza dovergli corrispondere il ricco ingaggio di 2,5 milioni di euro fino al 2016.

Nel fascicolo si è anche aggiunta l'intervista di ieri che non era stata concordata ed autorizzata dalla società, come è invece prassi ed obbligo di qualsiasi tesserato di una società calcistica. Insieme alle critiche poco aziendaliste al precedente allenatore, agli incontri non ufficiali con i capi tifosi della curva in cui aveva manifestato l'idea di "liberarsi" di grande parte della rosa (opinione poi divulgata in breve tempo) e addirittura ai ritardi con cui sembra si sia presentato spesso agli allenamenti, anche l'intervista di ieri potrebbe rivelarsi un clamoroso autogol per Seedorf.

Le schermaglie dialettiche e la guerra di posizione tra allenatore e società sono solo all'inizio e il logoramento tra le 2 parti potrebbe prolungarsi. Quello che è certo è che Clarence Seedorf è già stato "scaricato" dai vertici rossoneri e che per il commiato si aspettano solo i tempi e i modi giusti.