Franck De Boer, attuale allenatore-rivelazione dell'Ajax ed ex colonna della nazionale olandese oltre che di Barcellona e appunto Ajax, ha rilasciato a 'La Gazzetta dello Sport' una lunga intervista in cui si sofferma su vari campionati. Per De Boer, il nostro campionato ha perso appeal, e accetterebbe una panchina diversa dall'Ajax solo per trasferirsi in campionati, a suo dire, più affascinanti come Bundesliga, Liga e Premier.


Anni fa, De Boer rifiutò Liverpool per legarsi all'Ajax, e in Olanda ha vinto 4 campionati grazie al suo stile creativo di gioco. E c'è da considerare che quattro campionati di fila in Olanda non li vinse neanche il guru del calcio totale, R.Michels. Lo slogan di De Boer si riassume in 3 punti: "Praticare calcio attraente - Essere creativi - Tenere partita in mano". Per la sua avventura in panchina all'Ajax, De Boer ha portato con sè nel ruolo di vice l'immancabile gemello Ronald, che ha militato insieme a lui da giocatore all'Ajax e al Barcellona.


A proposito dell'ultimamente 'vituperato' tiki-taka spagnolo, Franck De Boer dice: ''Il tiki-taka non è morto, è il modo più bello di giocare ma anche il più difficile. Date tempo a Guardiola, si dice che il Bayern sia finito ma non credo che la sua epoca termini qui''. Poi una stoccata a Mourinho: ''Io propongo un calcio attraente per dominare per 90 minuti, quindi non condivido il calcio di Mourinho, anche se comunque lo rispetto''. Ricordiamo che un altro tecnico nordico ha bacchettato il portoghese, il ct danese M.Olsen, il quale ha definito il gioco di Mourinho ''suicidio per il calcio perchè non si può giocare una semifinale di Champions con 6 difensori, se tutti giocassero così sai che noia..''


Tornando all'intervista, ecco cosa pensa Frank della Serie A e di un suo ventilato approdo all'Inter: ''Il calcio italiano è in ribasso nella considerazione internazionale. In Italia gli stadi sono spesso vuoti, perchè se vuoi avere stadi pieni devi mostrare un calcio attraente. La Juve non gioca male, però attende spesso che i due attaccanti creino qualcosa. Non si tratta del mio calcio. Comunque non ho mai parlato con l'Inter''. Si era parlato anche di De Boer al Barcellona ma l'olandese rifiuterebbe perchè, a suo avviso, giocatori come Messi vanno solo gestiti, non allenati, e lui vuole creare giocatori da crescere.


Continuando a parlare del campionato italiano, De Boer sminuisce Balotelli affermando: ''Tutti i calciatori dovrebbero rispettare i valori della squadra, ma se i suoi comportamenti sono tollerati, finisce che i compagni credano che lui possa fare così perché è un grande giocatore. Dopo Ajax-Milan dissi che Balotelli sa fare teatro (riferendosi a un tuffo che provocò un rigore), ora dico che pur avendo qualità io preferisco Graziano Pellé (bomber italiano al Feyenoord), perchè i calciatori possono vincere le partite, ma sono le squadre a vincere i campionati. Balotelli non gioca per la squadra, penso che un compagno possa chiedersi perché Mario non condivida i suoi valori".