Comincia con uno squallido episodio di razzismo l'avventura della Nazionale italiana che ha iniziato la preparazione in vista del prossimo Mondiale in Brasile. Durante l'allenamento del mattino a Coverciano, alcune persone che si trovavano all'esterno del campo hanno urlato verso Mario Balotelli: "Negro di m...a!". L'attaccante del Milan ha sentito il coro razzista e offensivo nei suoi confronti, ma per fortuna si è ben guardato dal reagire male.

All'inizio, "SuperMario" si è avvicinato a Prandelli dicendogli, col sorriso sulle labbra, qualcosa a bassa voce. Poi si sarebbe sfogato con Claudio Marchisio, affermando che soltanto a Roma e a Firenze ci sono queste persone "poco raccomandabili" - per usare un eufemismo - che si rivolgono contro di lui. Nel momento in cui si sono uditi gli insulti verso il centravanti azzurro, con grande senso di appartenenza, dei bambini di alcune scuole, che stavano assistendo all'allenamento, hanno reagito applaudendo e inneggiando a Mario Balotelli.

I carabinieri hanno perlustrato l'area circostante e pare che abbiano fermato tre ragazzi, anche se per ora non si sa se gli insulti discriminatori siano partiti da loro. Di sicuro c'è che il nostro calcio non riesce a trovar pace. Il razzismo dilaga e nei confronti di Balotelli non è la prima volta che cori denigratori gli piovono addosso.

Il caso più sconcertante avvenne nell'ottobre del 2010 quando, durante un'amichevole contro la Romania, alcui italiani esposero uno striscione con la scritta: "No all'Italia multietnica" e subito dopo partì il coro: "Non ci sono negri italiani".

In passato, l'attaccante aveva reagito e anche duramente agli insulti di stampo razzista, ma oggi per fortuna è rimasto calmo, evitando di dare importanza a certi atteggiamenti irresponsabili e scandalosi che rappresentano una profonda piaga del calcio non solo italiano, ma anche internazionale. Basti pensare all'episodio recente della banane lanciata a Dani Alves, difensore del Barcellona.