La Juventus con una partita "normale" riesce a battere 1-0 il Milan a San Siro, nell'anticipo della terza giornata del campionato di serie A, gestendo la partita con grande esperienza. Allegri riesce a battere la sua ex squadra grazie al gol di Tevez, riuscendo così a conquistare la sua rivincita nei confronti di chi l'ha tradito. Berlusconi lascia lo stadio prima della fine della partita. A San Siro si registra il tutto esaurito e si respira un'aria elettrizzante poiché non è solo un confronto tra due squadre rivali ma anche fra due uomini, Pippo Inzaghi e Massimiliano Allegri.

Bordate di fischi nei confronti di Allegri che rimane impassibile.

Inizia la partita. Il Milan si sacrifica molto ma si difende ad oltranza, non riuscendo mai a pungere gli avversari. Per i primi 20' della partita i rossoneri non fanno che subire gli avversari. La Juventus attacca, tiene palla ma non riesce a segnare. Inzaghi schiera un 4-3-3 con in attacco Honda, Menez ed El Shaarawy. La partita è molto tattica, con un inizio di studio tra le due squadre, e bisogna aspettare il 27' per la prima occasione da gol con un colpo di testa di Honda con conseguente parata di Gigi Buffon. Bene i centrali rossoneri ma al 31' grande occasione per la Juve con Llorente e grande parata di Abbiati. Al 38' palo di Marchisio e la Juve che chiude il Milan in difesa.

Nel secondo tempo cresce ancora la Juventus. Il Milan è sul punto di cedere e la Juve fa la partita. Al 26' finalmente arriva il gol del vantaggio juventino con Tevez. Il Milan tenta il tutto per tutto con l'entrata di Torres e Pazzini ma non c'è niente da fare. Il Milan dà il cuore, Menez cade in area di rigore ma l'arbitro non lo concede.

Il pubblico di San Siro inizia ad abbandonare lo stadio. Il Milan si è impegnato molto ma ha dimostrato di avere ancora pesanti limiti che difficilmente gli consentiranno di lottare per i primi tre posti in campionato. La Juventus, invece, sale al primo posto in classifica a punteggio pieno senza avere ancora incassato nessun gol.