Silvio Berlusconi, si sa, non è nuovo a colpi di teatro. E, mai come in questo frangente, potrebbe davvero spiazzare tutti con delle decisioni a sorpresa. Il 31 maggio prossimo ci saranno le elezioni regionali, che sottraggono energie, fisiche e mentali, al Cavaliere: dopo quella data, a partire quindi dai primi del mese di giugno, l'attenzione di Berlusconi tornerà sulla questione relativa alla cessione di quote del pacchetto azionario del Milan.
Il Presidente ha spaventato in queste ore i tifosi del Milan con delle mirate dichiarazioni rilasciate a La Gazzetta dello Sport, con le quali, oltre ad aver candidamente ammesso "di non sapere quali sviluppi potrà prendere questa vicenda", ha anche sottolineato energicamente come, da parte sua, non vi sia "nessuna voglia, intenzione e necessità di cedere il Milan".
Un colpo ferale alle ambizioni dei tifosi rossoneri? Molto probabilmente, sì. Senza l'ingresso in società di nuovi imprenditori, ed il conseguente innesto di denaro fresco, si potrebbe andare verso un'ulteriore stagione di transizione, senza né arte né parte, e quindi ben lontani dalle volontà di tornare sul tetto d'Italia e del mondo come da molto tempo auspicato.
Anche se... Berlusconi, più che a Bee Taechaubol, sembra aver tenuto la porta spalancata alla cordata cinese che fa riferimento al Presidente della Repubblica Popolare Cinese, Xi Jimping. "Al di là del rapporto creato all'epoca sulla scena politica, Xi Jinping sta dimostrando di avere grande rispetto per il calcio italiano, quindi per il Milan - ha infatti evidenziato il Cavaliere - ovviamente sono orgoglioso del rapporto instaurato a suo tempo con Xi. E non è un mistero che in Cina il brand Milan tiri ancora tanto. Aspettiamo, non posso dire ora che cosa accadrà".L'impressione è che Silvio Berlusconi voglia solide garanzie, ed un mucchio di soldi veri, per rinunciare anche solo ad una minima parte del suo Milan: tra 20 giorni se ne saprà sicuramente qualcosa in più.