Il nuovo stadio della Roma sarà presentato nel 2018. Per ancora tre anni la squadra giallorossa sarà costretta a disputare le sue partite casalinghe nel caro stadio Olimpico. Il nuovo impianto, che sorgerà nell'area di Tor di Valle, non sarà aperto e collaudato prima del 2018. Questo almeno è quanto emerso dal mediabriefing che il team di James Pallotta ha eseguito nell'area interessata allo sviluppo dell'opera. Il Team, diretto da Baldissoni e Pannes, era composto dal Ceo Italo Zanzi e dagli uomini del costruttore Parnasi e dell'architetto Dan Meis.
E' stata colta l'occasione quindi per fare il punto della situazione in vista della presentazione del progetto finale al Comune. Per il 15 giugno, a distanza di sei mesi dalla consegna degli incartamenti sul riconoscimento del pubblico interesse dell'opera da 1,5 miliardi di euro d'investimento, è previsto l'appuntamento in Campidoglio.
Secondo la time-line stilata dal Presidente Pallotta, la posa della prima pietra ci sarà alla fine del 2015 e da quel momento in poi serviranno altri due anni per completare sostanzialmente l'opera, più ulteriori sei mesi per i collaudi definitivi. Quindi l'apertura sarà sicuramente durante la metà del 2018. L'intera opera poi sarà corredata da varie infrastrutture pubbliche i cui costi sono già balzati agli occhi degli americani guidati da Pallotta.
La scelta di Tor di Valle comunque è dovuta soprattutto alla grande disponibilità di terreno su cui poter costruire lo stadio ed il Business Park con le 3 torri e molti altri edifici disegnati dall'architetto Libeskind. Oltre alle varie aree commerciali che serviranno ad intrattenere tifosi e visitatori, sarà prevista la costruzione anche del nuovo quartier generale di Trigoria, mentre quello attuale diventerà il luogo di allenamento del settore giovanile giallorosso.
Sempre per quanto riguarda lo stadio, che avrà una Curva Sud composta su due livelli e separata dal resto degli altri spalti, non sono stati fatti nomi importanti riguardo ai potenziali partner per acquistare i naming rights, se non quello di Ethiad.