È sempre troppo tardi. È sempre troppo tardi quando ci accorgiamo che il calcio è sì uno sport ma anche un gioco, e che bisogna viverlo dandogli il giusto peso. È tardi perché da sempre i media italiani ci insegnano che una partita come Juve-Roma non va vista tanto come una partita e basta (come effettivamente è), piuttosto come un succoso frutto da spolpare per il dolce gusto della polemica. È tardi perché, improvvisamente, scopriamo che in Italia calcio e sportività possono coesistere, che si può addirittura decidere di archiviare un errore arbitrale (o una serie di errori) con "il calcio è un gioco che va a mille all'ora e a volte emergono errori e controversie: questo è un discorso valido per tutti": musica e parole di James Pallotta.

Eh già, evidentemente ci voleva il Presidente della Roma per calmare le acque, per questo noi sportivi gli siamo grati: gli siamo grati e ci vergogniamo per avergli dato quest'immagine dello sport italiano, in particolare del calcio, che come lui stesso avrà intuito (speriamo) non è composto soltanto da gente che si prenderebbe a cazzotti per una partita di calcio, o che farebbe interrogazioni parlamentari per stabilire la regolarità del campionato.

In effetti sembra uno scherzo, ma è andata veramente così: senza entrare nel merito del partito di appartenenza dell'uno o dell'altro, ci sono stati davvero parlamentari che all'ordine del giorno della loro impegnatissima giornata da politici hanno messo il "caso" Juve-Roma; per carità, l'Italia va bene e di problemi grossi nel nostro Paese non ce ne sono, quindi vuoi non trovare tempo per discutere di una partita di calcio?

Non solo con poche righe ci è stata data una lezione di sportività esemplare, per certi versi mortificante, nello stesso tempo sono stati sbugiardati giornali e giornalisti che per giorni hanno montato la polemica come non mai: a questo punto ce li immaginiamo con la testa fra le mani, disperati, a chiedersi perché. Doveva arrivare il co-proprietario dei Boston Celtics a dire come ci si comporta da uomini, immaginiamo, per lo più di mezza età, che scrivono per le più importanti testate giornalistiche d'Italia?

Sì, doveva arrivare lui, lui e la sua cultura. Lui e la visione dello sport e della competizione sportiva che hanno negli States, purtroppo lontana anni luce dalla nostra.

Sig. Pallotta, gli sportivi la ringraziano di cuore, forse grazie a Lei alcuni avranno capito e d'ora in poi non faranno più titoloni da Guerra Civile per descrivere una partita di pallone. Forse, almeno fino al prossimo rigore.