Il Genoa guarda avanti. Il momento è delicato e non si esaurisce nel calendario in salita o in risultati altalenanti, essendo giorni importanti anche fuori dal campo. La vicenda Lazio-Genoa, l’attesa dell’ok per tesserare Bruno Gomes e i soliti infortuni di massa – senza contare indiscrezioni societarie e questioni solo apparentemente marginali – sono altri argomenti che tengono banco in un ambiente che, in parte seppur ridotta, è stanco di aspettare.

Attese RossoBlu

Aspettare, un verbo che sta diventando un’ossessione per molti genoani: intanto c’è da archiviare ancora una volta la vicenda Lazio-Genoa del 2010/11. Ancora una volta perché il Genoa è stato già assolto in due circostanze ma, per cavilli giuridici manovrati da Stefano Palazzi, il Grifone vive con la mannaia della richiesta di penalizzazione (tre punti) inoltrata dal Procuratore Federale. Lazio che, per ragioni procedurali e “giurisdizionali” si è già messa alle spalle la vicenda senza danni. Stessa situazione paradossale di destini ormai separati, quella tra l’ormai tranquillo Stefano Mauri e un Omar Milanetto sempre a rischio condanna e squalifica.

Il 17 si saprà, innanzitutto, se il ricorso di Palazzi per un nuovo processo sarà accolto o meno, benché la sensazione è che il Genoa possa stare tranquillo. La stessa Figc, pur non essendo tradizionalmente benevola col Genoa e con Preziosi, già ha mostrato scarso gradimento per questa nuova incursione di Palazzi.

Bruno “Godot” Gomes

La stessa Figc, quella che aveva negato la licenza Uefa, ha invece dato il suo via libera al tesseramento di Bruno Gomes. La giovane punta brasiliana ('96) proveniente dall’Internacional di Porto Alegre e già a Genova da dieci giorni è a tutti gli effetti un giocatore RossoBlu; se non fosse per l’assenza di un via libera dalla Fifa che, inspiegabilmente, non arriva.

L’acquisto di Gomes era stato messo in dubbio dal momento che era avvenuto a pochi minuti dalla fine delle trattative, tuttavia è stato già dimostrato che tutto fosse conforme e la Figc lo ha già certificato. Pur trattandosi di giovane da inserire, Gomes al momento potrebbe servire al Genoa spuntato che non ha saputo graffiare una Fiorentina in dieci e neppure in giornata di grazia.

Gasperini e il giocattolo da riparare

Altro fronte caldo è quello degli infortuni: la notizia dello stop di Tino Costa ha fatto nuovamente dubitare circa l’opportunità di puntare su un giocatore tanto fragile da aver giocato col contagocce nelle ultime due annate. Costa andrà ad arricchire un’infermeria fin troppo piena a partire da un Perin la cui assenza pesa nonostante l’ottimo Lamanna, passando per un Munoz giunto sano e improvvisamente sparito dai radar.

Genoa che, va ricordato, non ha ancora impiegato Diogo Figueras e Ansaldi, senza considerare la nuova tendenza a infortunarsi (da quando è al Genoa) di Pavoletti, fino al Tambè rottosi prima ancora del ritiro e Gakpè tornato malconcio dalla nazionale. Troppi calciatori, tra titolari o rincalzi di qualità, che il Genoa non può concedere, pena “sacrificare” Rincon sulla fascia o Ntcham chissà dove, senza contare la necessità di lanciare uno tra Tachtsidis e Dzemaili in luogo di Costa: tutti calciatori con evidenti caratteristiche diverse. All’orizzonte un trittico da paura e un campionato che rischia di essere molto complicato, dove all’ambiente RossoBlu serviranno calma, coesione e – ancora – tanta pazienza. A Gasperini il compito più duro, rimontare un giocattolo non solo nuovo ma anche rotto in più punti.