L'Inter di Mancini ha iniziato oggi il pre-ritiro di Appiano Gentile con 26 giocatori, la maggior parte dei quali sono esuberi. In attesa dei nazionali (Murillo, Erkin, Miranda, Medel, Eder, Banega, Perisic e Brozovic) che si aggregheranno a Riscone dopo il supplemento di vacanza, il tecnico inizia a lavorare con una squadra che non c'è. Dei giocatori pre-convocati, gli unici sicuri di rimanere sono, infatti, Handanovic, Ansaldi (appena arrivato), Kondogbia e Icardi.

Esuberi a go-go

Mancini, attualmente, ha una rosa di 34 elementi, ma di questi 3 rischiano di partire.

Il tecnico pare intenzionato ad attuare l'ennesima rivoluzione ad un'Inter che, dopo due anni, non ha ancora un'ossatura definita. I problemi maggiori sono in difesa e in attacco dove, attualmente, le certezze sono solo tre: Handanovic, Miranda e Icardi. Non si capisce ancora chi affiancherà il brasiliano in difesa (Murillo sembra essere in partenza. Al suo posto dovrebbe arrivare Garay (fallimentare sia al Real Madrid che allo Zenit). Sulle fasce, invece, rebus totale: Erkin, preso a parametro zero, pare essere già stato bocciato, mentre Nagatomo, Dodò, D'Ambrosio e Santon non sembrano rientrare nei piani del tecnico. In avanti, Icardi rimarrà a meno di un'offerta bomba. Poi, tutti sul mercato, primo tra tutti Jovetic che si sta offrendo ovunque.

E a questi bisogna aggiungere altri esuberi come Carrizo, Yao, e/o Biabiany.

Mercato bloccato

Nonostante l'arrivo dei nuovi proprietari, il mercato dell'Inter pare essere impantanato per la mancanza di idee. Ausilio brancola nel buio e non riesce a piazzare il colpo a causa dei rifiuti di giocatori (vedi il caso Pjaca) o per la riluttanza dei club (come per Berardi e Candreva).

La stagione dell'Inter comincia, quindi, in salita. Prima di comprare bisogna vendere, ma se nessuno si prende i vari Melo, Nagatomo o Jovetic è difficile programmare. Mancini aspetta sviluppi per poter forgiare l'Inter 3.0, ma gli esuberi bloccano tutto e non sembra ci siano idee chiare neanche sul modulo da adottare per la prossima stagione. Insomma, l'Inter cinese è molto simile a quella thailandese targata Thohir.