Il campionato di Serie B è finito da appena due settimane. Ma ricomincerà tra meno di due mesi. Questi sono i ritmi del calcio moderno e ancora di più quelli dei campionati di Serie B, in Italia e non solo. Si pensi alla Championship inglese, per molti il torneo di seconda divisione più bello del mondo, che comincia ancora prima rispetto alla B italiana e che ha pure due squadre in più. Certo, nel resto del mondo, o almeno dell’Europa, hanno meno problemi: per stilare il calendario non bisogna aspettare agosto e soprattutto i club hanno molta più liquidità.

Il giro di denaro tra sponsor e diritti televisivi del football inglese è infatti imparagonabile con quello italiano non solo a livello di Premier, ma pure di seconda divisione. Questi però sarebbero discorsi lunghi, quindi quando mancano ancora un paio di settimane al via dei ritiri è meglio concentrarsi su quello che è già successo e potrà ancora succedere prima che finiscano le vacanze di allenatori e calciatori.

I piani delle retrocesse

Inevitabile però partire dal discorso economico. I club retrocessi, in particolare Palermo e Empoli, possono contare su un ‘paracadute’ di 25 milioni, tanta roba per queste latitudini, una cifra che può spostare i sottili equilibri del campionato. Vietato però pensare che la dote verrà spesa subito, perché in Sicilia i problemi sono altri, legati al passaggio di proprietà, al punto che in questo momento quella rosanero non è niente di più che una scatola vuota, con le etichette di allenatore e direttore sportivo, Bruno Tedino e Fabio Lupo, e l’imminente imbarco di Ingegneri, difensore fedelissimo di Tedino in arrivo da Pordenone.

Segnali contrari dalle altre retrocesse. Il Pescara abbozza qualche movimento in linea con il progetto Zeman, cominciando ovviamente dall’attacco che potrebbe presentare un trio come Roberto Insigne, Simone Andrea Ganz e Leonardo Mancuso, capocannoniere della Lega Pro, mentre l’Empoli ha avviato una promettente rivoluzione: Vivarini allenatore, Accardi promosso ds, Butti dg e in campo, all’insegna di un inevitabile ringiovanimento che passa dall’addio a un simbolo come Maccarone e dalla possibile costruzione di un tris d’attacco potenzialmente devastante, formata da Alfredo Donnarumma, Federico Dionisi e Antonio Floro Flores.

La ripartenza di Carpi e Frosinone

Curiosità anche per i movimenti del Bari, che affida a Fabio Grosso la missione di puntare in alto, ma a fari spenti: ancora nessun acquisto, tanti nomi giovani ed esperti associati ai biancorossi, il cui presidente Giancaspro sa di non poter sbagliare una mossa anche sul piano economico. Chi non ha di questi problemi sono Carpi e Frosinone, accomunate dalla delusione playoff e dalla volontà di avviare un nuovo ciclo: tanto in Emilia, quanto in Ciociaria è ai saluti la vecchia guardia, quindi Bianco, Lollo e Romagnoli da una parte, lo stesso Dionisi e non solo dall’altra, si ringiovanisce in panchina, con Calabro e Longo al posto di Castori e Marino, al fine di partire con meno aspettative, ma non meno ambizioni, come confermato dal colpaccio del Frosinone che ha chiuso per Camillo Ciano, tra i 5 migliori attaccanti dell’ultimo campionato.

Neopromosse d'assalto e la nuova Ternana: occhio alla sorpresa

Ciano lascia quindi il Cesena, una delle squadre attese con più curiosità ai nastri di partenza del prossimo campionato. Dopo la grande paura della scorsa stagione, la situazione economica del club romagnolo permetterà di rilanciare la sfida per l’alta classifica oppure bisognerà arrendersi all’anonimato? Il sondaggio per lo stesso Donnarumma fa sperare i tifosi, contenti anche della conferma di mister Camplone, nella speranza che si sia trattato di una scelta condivisa e pienamente convinta da parte della società. Più facile comunque immaginare in posizioni d’avanguardia nel prossimo campionato qualche neopromossa, come un Venezia bloccato però dal dubbio sul futuro di Inzaghi, o un Foggia che sembra avere idee più chiare, oppure la nuova Ternana.

Dal pericolo fallimento i rossoverdi sono finiti nelle mani dell’Unicusano di Stefano Bandecchi, che sembra avere intenzioni molto serie e un portafoglio discretamente fornito: chiaro però che l’imbarco in blocco dello staff tecnico e di parte di quello giocatori da Fondi non basti per legittimare i sogni di gloria. Brescia ed Entella sembrano voler continuare a puntare sui giovani senza assilli di classifica, il Novara sogna con Maniero, l’Ascoli con la conferma di Favilli. E siamo ancora a giugno…