Gianluigi Donnarumma non sarà più un giocatore del Milan. Termina così la telenovela della trattativa di mercato che ha tenuto col fiato sospeso la tifoseria rossonera. Intorno alle 16.30 di questo D-day, il procuratore del giovane portiere Mino Raiola è arrivato a casa Milan, incontrandosi con Massimiliano Mirabelli e Marco Fassone per stabilire il futuro del suo richiestissimo protetto, al momento ancora in ritiro con la nazionale under 21.

Non c'è l'accordo

Le due parti non si sono trovate a metà strada, per cui le strade di Donnarumma e del Milan si separeranno.

Grande delusione per i tifosi che vedono andar via la giovanissima promessa della porta rossonera e predestinato erede di Gigi Buffon tra i pali della nazionali azzurra. I nuovi proprietari avrebbero voluto tenerlo per dimostrare la propria serietà ai tifosi, ma non sono riusciti nel loro intento.

In dubbio fino all'ultimo

Su Gigio Donnarumma se ne erano dette di cotte e di crude. Essendo infatti uno dei più interessanti portieri sulla scena del calcio europeo, molte squadre erano state accostate al suo nome, come la Juventus. Questo aveva mandato su tutte le furie l'intera tifoseria rossonera, sentitasi tradita anche al solo pensiero di tale eventualità. A far riscaldare particolarmente gli animi era stato il ricordo del gesto del diciottenne, che aveva baciato lo scudetto del Milan, giurando così piena fedeltà alla squadra.

Non andrà però alla Juventus Gigio, ma ormai il suo futuro sembra non essere nemmeno a Milano.

C'erano stati ostacoli

Quello che più di tutti ha osteggiato la riuscita di tale rinnovo è stato nientemeno che lo stesso Mino Raiola. L'esperto procuratore era infatti restio a concedere uno dei pezzi più pregiati della sua scuderia al club rossonero, principalmente per una questione economica.

Il Milan, pur avendo ricevuto ingenti fondi dai nuovi proprietari cinesi, non era in grado di soddisfare le richieste di Raiola. Il massimo a cui si erano spinti era stato un ingaggio di 4 milioni di euro, che sarebbero poi diventati 5 con l'aggiunta di un bonus. La questione dello stipendio stagionale era però secondaria rispetto a quella dell'inserimento di una possibile clausola.

Il club rossonero aveva infatti tutto l'interesse a blindare il proprio giocatore con una clausola molto alta, mentre il procuratore avrebbe preferito mantenere la possibilità di uscire dall'accordo in qualsiasi momento. Si attendono sviluppi per sapere in che direzione si muoverà la carriera di Gigio Donnarumma.