Se nelle calde serate estive in cui impazzava il “passiamo alle cose formali” qualcuno avesse azzardato che il 20 ottobre Montella sarebbe stato a un passo dall’esonero, in molti si sarebbero fatti una risata. Conti, Bonucci, Musacchio, Rodriguez, Biglia, Kessie, Calhanoglu, Kalinic, Andrè Silva, Borini e il fratello di Donnarumma. Dopo aver - di fatto - comprato una "squadra intera", ci si aspettava un rendimento diverso.
Milan, vincere per restituire tranquillità
E dire che l'inizio non era stato male. Due vittorie su due in campionato e un cammino trionfale nei preliminari di Europa League League avevano illuso molti tifosi rossoneri.
Cinquanta giorni dopo, però, la situazione sembra essere abbastanza delineata. Il Milan è reduce da tre sconfitte consecutive in campionato, ha 12 punti in classifica, gli stessi del Chievo e uno in meno del Bologna, ma soprattutto non ha ancora un’identità di gioco ben precisa. Tanti esperimenti, prima il 4-3-3, adesso il 3-5-2. Moltissimi i giocatori provati, ma l’Aeroplanino è ancora lontano dall’aver trovato la formazione tipo. Alcuni giocatori, Bonucci in primis, non stanno rendendo come ci si aspettava, ma la cosa che preoccupa di più è la fragilità della squadra che non sembra avere quell'attitudine nel sostenere partite di un certo livello. Le altre pretendenti alla zona Champions volano, l'Inter è a +10, la Lazio a +7, la Roma a +3 ma con una partita in meno.
Serve un cambio di passo immediato ma soprattutto servono punti in classifica. Domenica c’è il Genoa, poi infrasettimanale col Chievo. Ci vogliono 6 punti per arrivare al big match con la Juve in una situazione quasi tranquilla. Ma tutto potrebbe cambiare, se con il Grifone il Milan non dovesse portare a casa i tre punti.
Gattuso allertato in caso di esonero di Montella
C’è chi mormora che Gattuso sia pronto a subentrare, altri sostengono che Ancelotti sia in pre-allarme. La sensazione è che Montella stavolta rischi davvero grosso. Ci si chiede se il cambio di modulo abbia davvero giovato alla squadra. Con la difesa a 3 Romagnoli continua a balbettare, il centrocampo fa meno filtro e soprattutto davanti Suso deve sacrificarsi in un ruolo non suo.
La speranza per i tifosi rossoneri è che la squadra recuperi alcune pedine fondamentali che finora hanno avuto problemi fisici. Bonucci, Biglia e Kalinic devono prendere per mano la squadra e riportarla sulla retta via. Perchè il Milan, se non vuole dire addio ai sogni di Champions, deve tornare subito a volare con il suo Aeroplanino al comando e far vedere "risultati sostanziali".