La finale di Champions League tra Real Madrid e Liverpool è stata, senza ombra di dubbio, una delle più discusse della storia della competizione. Tra gli errori del portiere Loris Karius, l'infortunio di Salah e i gesti poco sportivi di Sergio Ramos, alla fine, sembra quasi essere passato in secondo piano il risultato del campo, che ha visto i Blancos portare a casa la terza "coppa dalle grandi orecchie" consecutiva.
A pochi giorni dall'inizio del Mondiale, il ct dell'Egitto è tornato a parlare della partita e lo ha fatto attaccando duramente proprio Sergio Ramos, il difensore centrale delle 'merengues'.
La vicenda
Dopo i clamorosi risultati degli esami neurologici di Loris Karius, che hanno evidenziato una commozione cerebrale, rimediata in seguito allo scontro, più o meno fortuito, con Sergio Ramos, il difensore del Real Madrid è intervenuto ironicamente sulla questione. Il giocatore spagnolo, infatti, nonostante le numerose critiche nei suoi confronti, è apparso relativamente sereno, dichiarando di non sentirsi responsabile delle "sciagure" del Liverpool.
Successivamente, ha anche scherzato sulla vicenda, sostenendo come, ultimamente, si senta il capro espiatorio di qualsiasi evento negativo accada, non solo nel mondo del calcio. Come se non bastasse, Ramos è anche tornato sull'infortunio di Salah, dichiarando che, a parer suo, l'attaccante egiziano sarebbe potuto tornare in campo, se solo i medici dei Reds l'avessero sottoposto ad una piccolissima infiltrazione alla spalla.
Cuper non ci sta
Nonostante Salah appaia completamente recuperato dall'infortunio rimediato nella finale di Champions League, la paura di una ricaduta è sempre dietro l'angolo. Lo sa bene Hector Cuper, ct dell'Egitto, che ha rischiato di dover fare a meno del suo bomber nella spedizione russa della sua Nazionale.
Proprio per questo, l'ex allenatore dell'Inter, si è sentito in dovere di replicare alle parole di Sergio Ramos, chiedendo ironicamente ai giornalisti presenti se il difensore del Real Madrid fosse anche un medico o avesse delle conoscenze nel settore infermieristico. Subito dopo, il ct ha proseguito il suo attacco, sostenendo che, se davvero fosse bastata una piccola infiltrazione per far sparire il dolore alla spalla di Salah, lo staff medico del Liverpool non avrebbe certamente esitato a procedere. Inoltre, conoscendo molto bene l'attaccante egiziano, Cuper ha affermato con certezza che, se il dolore fosse stato anche solo minimamente sopportabile, il calciatore non avrebbe mai lasciato il campo.