La coppa dalle grandi orecchie rappresenta il massimo traguardo sportivo raggiungibile da una squadra europea, la prospettiva che a inizio stagione fa sognare i tifosi e fa sperare ai dirigenti del vecchio continente di dover fare spazio nelle bacheche in vista della consueta finale di maggio. Il fascino delle notti di Champions va però oltre la semplice passione, soprattutto negli ultimi tempi il significato della coppa si è infatti arricchito di una sfera più concreta, che l'ha fatta diventare prepotentemente un business milionario al quale i top club europei devono stare estremamente attenti.
Quanti soldi intorno alla Champions League
Per quanto riguarda il triennio 2018 - 2021, i flussi di denaro previsti intorno alla massima competizione europea sono in forte crescita. Sono previsti 3,4 miliardi introiti che dovrebbero entrare nelle casse della Uefa grazie alla commercializzazione della coppa, ben 1,1 in più rispetto allo scorso triennio. Tale incremento è dovuto soprattutto alla decisione del massimo organismo calcistico europeo di ammettere di diritto alla fase finale le prime 4 squadre di Spagna, Inghilterra, Italia e Germania, così da aumentare l'appeal televisivo e di sponsor della competizione.
Di questa pioggia di miliardi circa 1,9 saranno destinati ai premi in denaro per le squadre (500 milioni in più delle ultime edizioni della kermesse), dei quali circa mezzo miliardo stanziati unicamente per il superamento dei turni. La qualificazione agli ottavi frutta oggi 9,5 milioni contro i 6 pre 2018, il passaggio ai quarti viene pagato 10,5 milioni, uno in più delle scorse edizioni. Per le ultime 5 partite gli incrementi sono anche maggiori, con 12 milioni alle semifinaliste (precedentemente erano 7,5), 15 alla finalista sconfitta (prima erano 11) e ben 19 per la vincitrice (15,5 milioni nel passato triennio).
Se la Juve non passa il turno perde 50 milioni
C'è già stato un primo impatto economico sul mondo Juve dopo la sconfitta di mercoledì al Wanda Metropolitano, il titolo della società ha aperto infatti la giornata di contrattazioni borsistiche di ieri in calo del 10%, ma vista la volatilità del mondo del trading non sarebbero questi i veri problemi economici della società di Agnelli.
Secondo "Calcio e Finanza" i ricavi complessivi dei bianconeri provenienti dalla Champions finora, senza contare il botteghino, sono stati di 82,4 milioni, divisi fra ranking storico decennale (29,7), partecipation bonus (15,3), market pool (17,1) e risultati sul campo uniti ai passaggi del turno (20,3). Il market pool ha una parte variabile che viene divisa, in base ai risultati, fra le squadre di una stessa nazione, in altre parole se la Roma prosegue e la Juve esce i bianconeri possono arrivare a perdere circa 20 milioni, ma si può salire fino a circa 40 se i capitolini dovessero alzare il trofeo con la Juve fuori agli ottavi. Senza gli introiti dello stadio si vede quindi come la vecchia signora debba proseguire nella sua campagna europea, senza la quale potrebbe perdere realisticamente circa 50 milioni di euro, soldi di cui la società di Allegri non vorrebbe mai trovarsi a fare a meno.