Emre Can (nel momento clou della stagione) ha fatto il bilancio sul suo primo anno alla Juventus nell'intervista rilasciata a Dazn. Il centrocampista si è ambientato facilmente in Italia perché la qualità della vita (rispetto all'Inghilterra e alla Germania) è migliore dal punto di vista climatico e anche la popolazione è positiva e di buon gusto. Il tedesco è totalmente appagato dall'avventura bianconera, perché la squadra è in lizza per conquistare lo scudetto e la Champions League.

Il momento attuale secondo il centrocampista è cruciale, perché la Vecchia Signora e i suoi tifosi fremono per riportare il trofeo dalle grandi orecchie a Torino: "La voglia di alzare quella coppa è tantissima nel club e nell'intera città". La concorrenza è spietata, ma i bianconeri lotteranno per raggiungere l'obiettivo, almeno questo quanto espresso da Can. In primo luogo bisogna superare l'Ajax, e non sarà una passeggiata perché gli olandesi hanno dimostrato di saper mettere in difficoltà l'avversario di turno, come ad esempio il Real Madrid, eliminato al Bernabeu sotto i fendenti degli avversari.

Nonostante la pericolosità degli olandesi, Emre Can è convinto che la sua squadra ha tutte le carte in regola per approdare in semifinale.

Su Ronaldo e Allegri

L'arrivo di Cristiano Ronaldo è stato un evento straordinario e tutti parlano del fenomeno che è in campo, ma per l'intervistato prima di tutto è un ragazzo semplice, che lavora sodo e va d'accordo con tutti, nonostante il suo altisonante palmares che lo colloca un gradino sopra gli altri. Pur avendo 34 anni, il suo obiettivo è sempre migliorarsi ed è questa ricerca di superare i limiti che lo rende unico e ne ha dato ulteriore dimostrazione contro i colchoneros: "La sua prestazione contro l'Atletico è stata pazzesca", sottolinea Can. Il tedesco apprezza molto il modo di lavo di Massimiliano Allegri e lo considera un maestro di tattica, molto attento ai particolari.

In ogni gara il tecnico dispone i suoi uomini in maniera diversa per contrapporsi all'avversario di turno con più possibilità di vittoria. Emre Can ha rivelato che allenamento si lavora più che al Liverpool: "Mi sono lamentato con Klopp per il duro lavoro, ma qui alla Juve è ancora più duro". Il numero 23 all'inizio ha fatto fatica ad abituarsi, ma ora il suo corpo si è adattato e tutto è diventato naturale. L'ex Reds ha svelato che il mister, oltre ad essere molto puntiglioso, mostra anche un lato più leggero, infatti scherza molto con i giocatori, anche se spesso non comprende bene le sue parole in dialetto toscano. Infine, i cori razzisti contro Kean lo rattristano, perché non hanno ragione d'esistere per il semplice fatto che secondo Emre Can tutti essere umani, anche se con colore della pelle, religione e paese di provenienza differente. Questo quanto dichiarato da Can a Dazn.