La Juventus grazie ad una società forte e alla squadra di pari livello è diventata il carro trainante del calcio italiano e di ciò non possono che prenderne atto gli avversari e tra questi c'è anche l'ex attaccante, ora dirigente, della Roma Francesco Totti che nell'intervista rilasciata a Doha per 'Bein Sport', ha trattato del suo nuovo ruolo, della Vecchia Signora e del suo club. L'ex giocatore ha iniziato la testimonianza parlando della sua nuova carriera che ha intrapreso con la stessa passione di quella da calciatore. È lampante che i due lavori siano molto diversi, perché essere un dirigente comporta maggiori responsabilità e occorre programmare mentre in campo è tutto un divenire e in un istante si può trovare il guizzo utile per risolvere un match.

Juve: esempio da emulare

La Juventus in Italia detta legge da otto anni e in questa stagione con l'acquisto di Cristiano Ronaldo, ha scavato una voragine abissale dalle inseguitrici, basti pensare che nella classifica di A viaggia a più 20 dal Napoli e quando mancano ancora sette gare le basta un punto per la conquista dell'ottavo scudetto consecutivo. L'intervistato spera che dal prossimo anno in poi, il dominio bianconero possa scemare, ma è solo una speranza perché in realtà è difficile che gli altri top club riescano a colmare il gap in così poco tempo. La Vecchia Signora può contare su uno stadio di proprietà e su una dirigenza forte per cui ha più possibilità di acquistare e vendere. Per tutti questi motivi, il club di Agnelli rappresenta un esempio da emulare: "Quando una squadra vince sempre vuol dire che è forte in tutto".

In Europa, secondo l'ex Roma, ci sono squadre ancora più organizzate della Juventus, ma da quando ha preso Cristiano Ronaldo il divario è diminuito. L'unico neo dei bianconeri è che non vincono la Champions League da molti anni, per cui è diventato l'obiettivo prioritario di questa stagione e lo dimostra il fatto che hanno sostenuto un grande sforzo economico per dotarsi di CR7.

La rinascita della Nazionale

Per quanto riguarda la Nazionale, il campione del mondo 2006, è soddisfatto del lavoro che sta facendo il suo amico Roberto Mancini, il quale sta dando molto spazio ai giovani talenti. Tra le nuove leve di giocatori molti come: Cristante, Pellegrini, El Shaarawy, Florenzi, Zaniolo appartengono alla Roma e di questo l'intervistato è molto orgoglioso.

I calciatori che militano tra gli azzurri sono molto importanti per la squadra capitolina ed è un vanto per la società giallorossa che i suoi tesserati possano dare lustro all'Italia del calcio. La Nazionale, dopo un lungo periodo buio e lo dimostra la sua assenza all'ultimo mondiale, sembra che stia risalendo la china: "Deve tornare sul tetto del mondo".