‘Perchè Sala non ha detto nulla dopo i cori razzisti di Inter-Napoli, l’anno scorso? Questa vicenda e' stata ingigantita e strumentalizzata da una parte Politica'. Non ha dubbi Stefano Bolognini, uomo legato stretto a Matteo Salvini e assessore alle Politiche Sociali, Abitative e Disabilità della Regione Lombardia. 'I cori durante Atalanta-Fiorentina allo stadio Tardini di Parma sono stati sentiti da tre persone. Ma la sinistra oggi ha bisogno di qualsiasi arma per contrastare la forza del messaggio di Salvini e Sala cerca di guadagnare punti nel suo partito'.

'Non e' un caso - argomenta sicuro Bolognini - che nessuna sanzione, almeno per ora, sia stata data per questi presunti 'buu' razzisti nei confronti del giocatore della Fiorentina Dalbert'.

Così ha deciso il Giudice Sportivo, Gerardo Mastrandrea. La questione, però, non finisce qui perchè il Giudice Sportivo ha disposto comunque "un supplemento di indagine a cura della Procura Federale, al fine di acquisire ogni elemento utile, anche mediante la testimonianza dello stesso calciatore, circa l'effettiva entità, dimensione e provenienza dei cori in oggetto". Il caso razzismo in Atalanta-Fiorentina continua a far parlare tanto che oggi, a distanza dalle dichiarazioni di lunedì sera, è tornato a parlarne anche Gianni Infantino, numero 1 della Fifa: "Bisogna buttare fuori dagli stadi gli idioti" le parole di Infantino.

Eppure, c'è qualcosa che non torna in questa vicenda: chi era allo stadio, domenica, quei 'buu' non li ha sentiti. "Il razzismo è una cosa seria - continua Bolognini - che va combattuta, ma vi assicuro che i tifosi dell'Atalanta non hanno fatto cori razzisti, anche perché nella nostra squadra sono molti i giocatori di colore. La notizia è stata chiaramente ingigantite".

Bolognini (Lega Nord): 'La curva dell'Atalanta non è razzista, caso ingigantito senza motivo'

Stefano Bolognini è un tifoso vero, non è il classico politico che va in tribuna con le tessere gratis. È abbonato da tanti anni alla curva dell'Atalanta e con il suo amico deputato Daniele Belotti va anche in trasferta: "Siamo stati anche a Zagabria per il debutto in Champions League della Dea, siamo andati in auto in giornata per seguire i colori nerazzurri.

E ci saremo anche a San Siro per le restanti " precisa l'assessore lombardo della Lega Nord. Ma quando Bolognini sente bollare la curva atalantina come razzista non riesce a trattenersi: "È ora di smetterla di scrivere notizie inesatte, il caso di domenica è stato ingigantito dai media. Prima di scrivere delle fesserie, è il caso di informarsi. La Curva dell'Atalanta non è legata a gruppi di destra, raccoglie fondi in a sostegno dei ragazzi africani e non ha fatto alcun buu nei confronti del giocatore Dalbert. La partita - ha proseguito l'assessore lombardo - era nervosa e con la Fiorentina c'erano state delle tensioni anche lo scorso anno. Forse tre ragazzi stupidi si sono espressi contro Dalbert, questi ululati vanno sicuramente condannati, ma per tre scemi non è il caso di colpevolizzare un'intera tifoseria e una società che si è sempre dimostrata molto responsabile.

I casi di razzismo vanno sicuramente condannati - prosegue Bolognini - ma il tutto dev'essere fatto con i mezzi giusti". Chi era allo stadio domenica per Atalanta-Fiorentina non si era nemmeno reso conto che l'arbitro aveva interrotto la partita per i cori provenienti da un settore occupato dai tifosi dell'Atalanta: "Addirittura - racconta Bolognini - degli amici presenti pensavano che si trattasse di un interruzione dell'arbitro dovuto al Var".

'Perchè nessuno fermò Inter - Napoli dopo i cori contro Koulibaly?'

Il caso dei buu razzisti riaccende vecchie polemiche relative a Inter-Napoli dello scorso anno: "Mi chiedo come mai a San Siro l'arbitro non interruppe la partita quando quei buu erano stati molto più evidenti degli uluati nei confronti di Dalbert di domenica scorsa Quel giorno il sindaco di Milano Beppe Sala era allo stadio e non si accorse di nulla (salvo poi scrivere un post qualche ora più tardi, ndr).

Davvero, non riesco a comprendere come si possa colpevolizzare una tifoseria come quella dell'Atalanta che ogni domenica applaude le giocate dei nostri giocatori di colore Zapata, Muriel e Barrow e che ha un settore giovanile dove dominano i giocatori stranieri" l'analisi di Stefano Bolognini. Il caso di Atalanta-Fiorentina, dunque, diventa anche politico. "Occhio - prosegue Bolognini - ad ingigantire troppo i fenomeni marginali, a volte si ottiene l'effetto contrario, non è educativo costruire dei casi sul nulla".

Infantino (presidente Fifa): 'Col razzismo l'Italia si sta muovendo in una direzione sbagliata'

Dai vertici della Fifa, però, arrivano nuove accuse contro l'Italia. Accuse pesanti direttamente dal numero 1, Gianni Infantino.

Dopo le dichiarazioni rilasciate lunedì sera, Infantino rincara la dose e critica pesantemente l'operato dell'Italia sul fronte razzismo: "Ci dobbiamo preoccupare. Quello del razzismo è un problema grave in Italia così come in altre parti del mondo, ma questo dovrebbe essere un Paese moderno, civile, educato. E penso si stia muovendo in una direzione sbagliata". Le parole di Gianni Infantino mettono in dubbio l'operato dell'Italia pallonara (e politica) sul fronte della lotta al razzismo: "È vero, non bisogna mai generalizzare, sono sempre un gruppo di idioti, però bisogna condannare, estirpare, fare in modo che il razzismo non abbia nessun posto nella nostra società. Un idiota è già troppo.

Se sono un gruppo vuol dire che si è andati ben oltre il comprensibile. È assurdo che esistano. Bisogna identificare le persone, pena certa per i responsabili: metterle in galera, buttarli fuori dagli stadi e fare in modo che siano puniti. Non vedo per quale motivo bisogna nascondere la verità, non parlare di quello che succede, dire che non è grave. No, non si fa così. Bisogna lottare in maniera concreta. Siamo nel 2019, non dovrebbe essere un problema identificare l’idiota o il gruppo di idioti, prenderli, metterli fuori dagli stadi e dentro per qualche giorno in cui possano chiarirsi un po’ le idee". Ad Infantino risponde Stefano Bolognini che chiarisce la situazione in Italia: "Ci sono sicuramente alcune curve legate alla destra che vanno monitorate e controllate, ma da qui a parlare di problema razzismo ce ne passa. Questi sono problemi - ha concluso - che possono verificarsi anche nelle scuole e nei circoli, non è un problema legato soltanto al mondo del calcio".