Intorno alla cessione dell'Inter continuano a susseguirsi aggiornamenti, notizie e voci. L'ultima, riportata dal Sole 24 Ore, riferisce di un inserimento nella trattativa anche del colosso americano Fortress. Facendo un punto della situazione, pare che i contatti con Bc Partners non si siano mai interrotti, e la trattativa di Suning con il fondo d'investimento londinese prosegue, nonostante la distanza che permane tra domanda e offerta.
Negli scorsi giorni era uscita la voce anche dell'interessamento del Public Investment Fund (Pif), colosso saudita con un patrimonio stimato in 347 miliardi di dollari. Ora, è la volta, appunto di Fortress, fondo di investimento statunitense, che non pare però interessato a rilevare la maggioranza della società nerazzurra, bensì a entrarvi con un finanziamento, lasciando al comando della Beneamata sempre gli Zhang.
Fortress non vorrebbe comprare l'Inter, ma potrebbe finanziarla
Come detto, Fortress non si sarebbe inserita nelle trattative per la cessione Inter con lo scopo di diventarne proprietaria di maggioranza, ma è interessata a entrarvi proponendo a Suning un finanziamento.
La questione scottante per gli Zhang è pur sempre quella delle scadenze Uefa di fine marzo e dei fondi che servono per adempiere ai doveri finanziari riferiti alla stagione sportiva attualmente in corsa. Per questo Steven Zhang, che terrebbe molto a rimanere alla guida dell'Inter, sta cercando un prestito o un finanziamento da circa 200 milioni di euro.
La cifra messa sul piatto da Fortress, secondo il Sole 24 Ore, ammonterebbe a un totale di 250 milioni sotto forma di finanziamenti ibridi, da pagare in due rate. L'idea sarebbe proprio quella di trovare un accordo sulla base di questo meccanismo entro la fine di marzo. Esattamente quello che va cercando Steven Zhang. Così si allontanerebbe la prospettiva della cessione Inter per Suning, che potrebbe conservare le quote di maggioranza almeno fino a fine stagione, quando verrebbe poi presa una decisione definitiva sulla questione.
Peraltro, sempre secondo il quotidiano, Fortress non sarebbe al momento l'unica interessata a una soluzione del genere. Ci sarebbero infatti in corso trattative di tenore molto simile anche con un altro fondo statunitense, Bain Capital Credit. Insomma, la possibilità che la famiglia Zhang resti alla guida dell'Inter, almeno fino a giugno, pare tornare nuovamente in voga.
Restano fredde le piste per la cessione dell' Inter
Per quanto riguarda la cessione dell'Inter, le piste che negli scorsi giorni sembravano facilmente percorribili si sarebbe raffreddate molto. Bc Partners, il primo fondo d'investimento che sia realmente entrato in trattativa con Suning, sembra essersi fermato all'offerta originaria, quei 750-800 milioni di euro ben lontani dal quasi miliardo che Zhang Jindong vorrebbe ricavare dalla vendita delle quote di maggioranza.
Non essendoci al momento notizie nel senso di un rilancio, nonostante le dichiarazioni del manager di Bc Nikos Stathopoulos sulla volontà di investire in un importante club sportivo, la soluzione Bc Partners stavolta sembra allontanarsi in maniera concreta.
Molto meno battuta rispetto a qualche giorno fa sembra anche la strada che conduce al ricchissimo fondo d'investimento saudita Public Investment Fund, più noto come Pif. Secondo le voci più recenti, prosegue sempre il Sole 24 Ore, sarebbero arrivate manifestazioni d'interesse per l'acquisizione dell'Inter anche attraverso Citic, la banca d'affari cinese. A questo punto, però, Suning ha bisogno di liquidità per rispettare le scadenze di fine marzo. Dati i tempi ormai stretti, l'ipotesi di un finanziamento con Fortress o Bain Capital prende sempre più piede.