Fabio Paratici è intervenuto a margine della sconfitta casalinga della Juventus con il Benevento. Il dirigente bianconero ha blindato Andrea Pirlo, confermando la sua presenza sulla panchina della Juventus anche nella prossima stagione: "Le scelte future non saranno condizionate, abbiamo una programmazione e non sarà una partita a farci cambiare idea."

Paratici difende l'operato della società in fase di costruzione della squadra

Fabio Paratici non crede che questo sia un anno di ricostruzione, bensì lo ritiene un anno importante come tutti gli altri: "Se la transizione riguarda soltanto i risultati sportivi ci sono squadre che hanno avuto 5, 6, 7 o 10 anni di transizione, magari non riuscendo nemmeno a costruire".

Paratici è soddisfatto dal percorso seguito dalla Juventus fino a questo punto della stagione e ritiene che i cambiamenti ci siano stati anche negli anni in cui la squadra è riuscita a vincere lo scudetto: "Alcune volte riesci a costruire e vincere nello stesso momento, ma quando hai una visione nella tua testa la porti avanti."

La partita: troppa poca Juventus

La Juventus ha giocato una delle più brutte partite dell'anno. Il Benevento si conferma la bestia nera della Juventus, dopo aver fermato i bianconeri sullì1-1 nella gara di andata. I giallorossi hanno portato via meritatamente i 3 punti, approfittando del regalo di Arthur e difendendo il risultato fino al termine della gara.

La reazione della Juventus è stata sterile, anche se probabilmente manca un rigore su Chiesa. Il portiere Montipò è sicuramente uno dei migliori in campo, mentre Morata e Ronaldo sono sembrati troppo sottotono.Il gol di Gaich permette al Benevento di Filippo Inzaghi, di raggiungere quota 29 punti in classifica, aumentando a 7 le lunghezze sul Cagliari terzultimo.

Le parole di Andrea Pirlo al termine della gara

Pirlo ha criticato l'atteggiamento della squadra, sia a livello tecnico che a livello mentale: "Abbiamo fatto una brutta partita sotto tutti gli aspetti. Volevamo vincere, giocando molto meglio e invece siamo incappati in una giornata storta." Il mister bianconero ritiene che gli obiettivi siano sempre gli stessi, anche se viene difficile credere che questa Juventus possa sorpassare l'Inter prima in classifica e con dieci lunghezze di vantaggio.

Per la Juventus cresce invece il pericolo di non qualificarsi alla prossima Champions League: la lotta è avvincente, visto che tra il terzo e il settimo posto ci sono soltanto 6 punti di differenza. L'impressione è quella che Juventus, Atalanta, Lazio, Roma e Napoli possano giocarsela fino alla fine per conquistare il terzo e il quarto posto in classifica.