In questi giorni è stato reso pubblico il verbale dell'interrogatorio che ha visto protagonista la punta uruguaiana Luis Suarez in riferimento alla pratica di ottenimento passaporto comunitario avviata la scorsa estate. L'indagine portata avanti dagli inquirenti nasce per capire la modalità con cui si sarebbe tenuto l'esame e quali personaggi sarebbero stati coinvolti. Un interrogatorio che svela molti dettagli anche relativi all'interesse della Juventus per il giocatore.
Luis Suarez infatti come si legge dal documento ha spiegato di essere stato contattato dalla società bianconera a fine agosto-inizio settembre. Dapprima fu il vice presidente della Juventus Pavel Nedved a chiedergli la disponibilità a trasferirsi nella società bianconera, successivamente lo fece il direttore sportivo Fabio Paratici. Un confronto che però non ha portato ad una definizione della trattativa in quanto Suarez ha poi affidato l'aspetto legale dell'affare al suo avvocato. Nel verbale si legge: "Paratici mi disse che mi avevano contattato perché pensavano che avessi il passaporto italiano come mia moglie".
Suarez ha proseguito iter ottenimento passaporto
Lo stesso Suarez informò la Juventus che non aveva il passaporto. Proprio questo aspetto ha impedito il tesseramento del giocatore da parte della società bianconera. D'altronde anche se avesse passato l'esame, ci sarebbero voluti più giorni del dovuto per essere ratificato a causa della lentezza della burocrazia italiana. Si sarebbe andati oltre la data ultima del Calciomercato estivo, impedendo di conseguenza il tesseramento immediato. In una fase successiva del documento si legge che l'avvocato aveva sentito Paratici che gli aveva confermato la difficoltà nell'ottenimento della cittadinanza italiana.
Nonostante questo Suarez ha spiegato che ha deciso comunque di continuare l'iter del passaporto
Agnelli dispiaciuto del mancato arrivo di Suarez
Il giorno dell'esame Suarez aveva sentito telefonicamente Fabio Paratici. L'uruguaiano ha infatti dichiarato: "Paratici mi telefonò per informarlo che avevo preso la decisione migliore per la mia famiglia". Due giorni dopo l'esame venne contattato dal presidente della Juventus Andrea Agnelli che gli disse che era dispiaciuto del fatto che la trattativa non si fosse concretizzata. Come si evince dal verbale dell'interrogatorio sostenuto da Suarez, la punta ha avuto contatti con Nedved per l'aspetto sportivo e con Paratici e Agnelli dopo l'esame. Il presidente della Juventus gli disse che nel calcio non si possono fare programmi, Suarez ha spiegato nell'interrogatorio che quella era stata l'unica occasione in cui aveva parlato direttamente con il presidente della Juventus.