In un'intervista alla testata argentina No veo la hora l'ex giocatore della Juventus Angel Di Maria ha rivelato la propria verità sull'anno trascorso in bianconero e sul mancato rinnovo di contratto. "È stato un anno difficile per il club. Non ho compreso quello che è successo durante la stagione. Ho provato a capirlo e fare il mio meglio quando scendevo in campo. Non ho giocato molto, e alla fine ne sono risentito" ha iniziato il Fideo raccontando di quanto sia stata particolare e anomala la sua unica stagione in bianconero.
Dopo un inizio tribolato a causa degli infortuni, l'argentino ha disputato uno spezzone di stagione importante prendendosi la Juventus al punto che in un certo momento si faceva un gran parlare delle ipotesi di rinnovo: "Ho avuto diversi colloqui con i dirigenti della società, non era quello di cui avevo discusso con l'allenatore. A volte ci si rende conto che le parole non valgono molto" ha dichiarato al riguardo l'ex Real Madrid senza nascondere una certa amarezza per l'epilogo della storia con i bianconeri.
La scelta di trasferirsi al Benfica non accettando offerte dall'Arabia Saudita
Appurato che non sarebbe rimasto a Torino, l'esterno argentino campione del mondo in carica ha così iniziato a guardarsi intorno: "Mi sono arrivate diverse chiamate dall'Arabia, con offerte incredibili.
Ma ho scelto il cuore e sono ritornato al Benfica. Sono davvero grato al club e ai tifosi per l'accoglienza ricevuta. Sono uscito dalla porta principale, sono tornato e ho ricevuto lo stesso trattamento: mi ha fatto molto bene" ha confessato.
Impossibile infine non fare un cenno al 2022 che gli ha consegnato il Mondiale in Qatar con la nazionale: "Ho visto la finale solo una volta dopo averla giocata. L'ho visto fino al minuto 70, quando sono arrivati i gol di Mbappé. Poi sono passato ai rigori e ai festeggiamenti. La parata del Dibu Martinez alla fine dei supplementari? Non l'ho mai più vista, non la vedo nemmeno in foto".
Di Maria in bianconero ma non è mai sostituito
Una volta consumato l'addio dalla Juventus, in molti hanno stilato un roster di possibili sostituti: da Nicolò Zaniolo passando per Domenico Berardi, alla fine nessuno è arrivato col solo giovane esterno Matias Soulè ad aver al momento raccolto l'eredità del Fideo a Torino.
Massimiliano Allegri sembra intenzionato a ripuntare sul 3-5-2, da qui probabilmente la scelta di non affidarsi a nessun altro esterno di ruolo. All'occorrenza lo stesso Federico Chiesa potrà comunque accomodarsi largo a destra e lasciare la fascia sinistra ad uno tra Iling-Junior e Filip Kostic.