"Il rammarico è stato non prendere Haaland ai tempi della Juventus quando era al Molde": così si è espresso il direttore generale dell'Inter Giuseppe Marotta nell'ambito del Festival dello Sport di Trento, kermesse nel corso della quale l'ex dirigente bianconero e attuale numero uno nerazzurro ha rilasciato interessanti dichiarazioni sul presente all'Inter e sul passato in bianconero. Particolare anche il confronto tra Lukaku e Icardi, due grandi centravanti nerazzurri che non si sono separati dal club nel migliore dei modi.

Il dirigente dell'Inter ha parlato di Massimiliano Allegri e Antonio Conte rievocando i tempi alla Juventus

"Allegri o Conte? Sono due persone che mi hanno regalato delle grandi emozioni. Prendo il jolly, è difficile scegliere fra Allegri e Conte. Il comune denominatore è che entrambi sono vincenti. Per me è una caratteristica che un allenatore deve avere. Poi chiaramente sono profili diversi ma sanno trasmettere una mentalità vincente" ha proseguito Giuseppe Marotta sottolineando come entrambi siano allenatori vincenti e come entrambi raggiungano il successo in modo diverso.

Restando sempre sul passato in bianconero, Marotta ha definito quale sia il suo più grande ramnmarico: "Il rammarico si chiama Haaland.

Per motivi economici non potevamo fare quel tipo di operazione. Nella mia carriera però poi sono riuscito a prendere dei calciatori a parametro zero che ci hanno fatto svoltare".

Marotta sulla sua carriera e sul confronto tra Icardi e Lukaku

"Da un punto di vista professionale mi sento appagato - ha aggiunto Marotta parlando della propria carriera a 360 gradi - Ho ricevuto molto dal calcio e mi piacerebbe dare tanto.

Sento di restituire a questo mondo quanto ricevuto e il passaggio successivo è quello di mettere a disposizione la mia esperienza. Mi piacerebbe dare ai giovani tanti valori positivi. Il calcio scommesse? Ci sono indagini in corso, non entro nel merito. Purtroppo lo scommettere è un vizio che va combattuto. A volte gli sportivi professionisti guadagnano tanto, magari hanno tanti momenti liberi e sbagliano il modo per riempirli.

Colpa anche nostra che non abbiamo avuto la capacità di evitare queste problematiche e queste situazioni. Sono ragazzi fortunati, che vivono in un modo dorato e questo può creare grossi problemi".

Venendo alla più stretta attualità, in chiusura l'ad nerazzurro ha fatto un confronto tra Icardi e Lukaku, due grandi bomber nerazzurri che hanno lasciato il club in modo burrascoso: "Considerando come sono andate le cose, scelgo l'argentino".