"Quest'anno è il VAR che sbaglia più dell'arbitro in campo": così il giornalista e direttore del Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni durante la puntata de Le Iene andata in onda ieri sera e incentrata sulle rivelazioni di un arbitro attualmente in attività in Serie A, che rimanendo anonimo ha deciso di parlare a 360 gradi del mondo dell'AIA e dell'utilizzo della tecnologia ammettendo che anche per loro addetti ai lavori risulta complesso capire come venga impiegata dato che spesso, sempre secondo l'arbitro che ha denunciato il tutto, si assisterebbe in campo a decisioni diverse nonostante le situazioni da valutare siano molto simili tra di loro.
Nel corso del proprio intervento, l'arbitro ha citato i casi di Juventus-Bologna, Genoa-Milan e Inter-Verona - balzate alle cronache per, rispettivamente, la mancata concessione di un calcio di rigore per i felsinei, il gol di Pulisic con primo controllo probabilmente di mano e il gol convalidato a Frattesi nonostante l'evidente fallo commesso a inizio azione da Bastoni - ma anche quelli di Sassuolo vs Lazio e Juventus vs Roma, laddove il VAR ha rispettivamente revocato un cartellino rosso al portiere Provedel e convalidato una rete a Rabiot scegliendo, sempre secondo la segnalazione anonima, dei frame quanto meno discutibili a supporto delle decisioni assunte.
Zazzaroni: 'La verità di quest'anno è che il supporto tecnologico viene utilizzato male'
Sollecitato per dare un commento alle parole del segnalatore anonimo, Zazzaroni non ha avuto dubbi: "Io credo che ci sia molta confusione. La confusione nasce dal fatto che il mondo arbitrale è un mondo di concorrenze interne, di carriere, di gerarchie naturalmente.
Poi, gli arbitri sono particolarmente permalosi".
E poi ancora: "Rocchi ha aggredito per difendersi e per difendere anche degli errori del suo team. Non vorrei più sentir dire «ma anche il calciatore sbaglia il rigore». Un arbitro può danneggiare una partita, il calciatore che sbaglia il rigore danneggia se stesso e la sua squadra.
Una delle mie battaglie è una tutela maggiore nei confronti degli allenatori" ha ad un certo punto esclamato Zazzaroni, certo di come siano i tecnici l'anello debole della catena.
"Gli allenatori sono quelli che perdono il posto. Quindi direi una maggiore tolleranza e capisco anche dove vogliamo arrivare se vogliamo arrivare a Mourinho. Nessuna preoccupazione. L'hanno fatto fuori, quindi non c'è problema. Si sono tolti un peso. La grande novità, secondo me, è proprio il fatto che quest'anno è il VAR che sbaglia più dell'arbitro in campo. Quindi la vera novità, quella che lascia sconsolati, è che il supporto tecnologico viene utilizzato male, cioè finché l'uomo sbaglia, ok, ma se sbaglia quello che sta davanti al Var sinceramente siamo veramente al paradosso".
La lista di errori ammessi dall'AIA
Anche per placare le tante polemiche, alla fine del girone d'andata l'AIA stessa ha pubblicato una lista degli errori palesi commessi nel girone d'andata: fra questi il mancato calcio di rigore su Ndoye per fallo di Iling.Junior in Juventus vs Bologna, il mancato cartellino rosso a Berardi in Sassuolo vs Juventus e a Malinovs'kyj in Genoa vs Juventus, il gol convalidato a Frattesi in Inter vs Hellas Verona, il gol convalidato ad Arnautovic in Genoa vs Inter (a inizio azione Bisseck spinge l'avversario prima che il pallone termini al giocatore dell'Inter) e il rosso comminato a Federico Baschirotto del Lecce in Monza vs Lecce.