"Allegri è un grande gestore e tattico, ma se non hai i campioni che ti possono risolvere le partite, puoi precipitare velocemente": ad esprimersi in questi termini nelle ultime ore l'ex portiere tra le altre di Milan e Fiorentina e attuale opinionista Giovanni Galli, che intervenuto Radio Anch'io Sport su Radio 1 ha parlato del momento della Juventus e dei problemi incontrati dalla squadra in questo finale di stagione.

Galli: 'I campioni della Juve in questo momento hanno le polveri bagnate'

"Storicamente la Juve ha avuto sempre giocatori pronti per vincere subito - ha dichiarato Galli - Negli ultimi anni dopo l'uscita di Sarri la Juve ha preferito i giocatori all'allenatore.

Allegri è un grande gestore e tattico, ma se non hai i campioni che ti possono risolvere le partite, puoi precipitare velocemente. La Juve è franata e ora è a venti punti dall'Inter. Serve un'idea di calcio. La Juve vive dei propri campioni, in questo momento hanno le polveri bagnate. Chiesa e Vlahovic non stanno rendendo come in passato. La Juve non può permettersi di aspettare sempre gli errori dell'avversario, deve imporsi, deve giocare le partite per vincere".

In un secondo passaggio, Galli si è espresso con più precisione su Massimiliano Allegri: "La sua cultura è quella di giocare molto sull'avversario. Ci sono degli allenatori che hanno più coraggio come Italiano. La Juve cerca non di perderla ed eventualmente di poterla vincere.

Con i giocatori che ha la Juve è troppo in ritardo. Non credo comunque sia solo colpa dell'allenatore. La Juve tutta ha delle responsabilità, dovranno ripartire perché la Vecchia Signora sta mancando a questo campionato".

Antonio Barillà: 'Alla Juventus c'è un grande equivoco tattico'

A parlare della Juventus nelle ultime ore è stato anche il giornalista sportivo Antonio Barillà, che a TvPlay ha puntato il dito sulle problematiche legate alla costruzione del gioco dei bianconeri: "C'è un grande equivoco alla Juventus: manca un playmaker e Locatelli è fuori posizione.

Non ha avuto l'opportunità di integrarsi gradualmente, e questi sono errori di costruzione. Il problema è che quando il club si è trovato con un debito di 200 milioni, ha dovuto dare priorità al recupero del debito".

Poi ancora: "Anche quando la Juventus sognava il titolo, ho sottolineato che questa squadra non poteva essere all'altezza dell'Inter in termini di qualità.

Quando si promuovono giocatori giovani come ha fatto la Juve, c'è un prezzo inevitabile da pagare. Come si può pensare di competere con una squadra che tiene Frattesi in panchina, mentre la Juventus ha perso subito Fagioli e Pogba. Questa squadra manca di personalità ed è per questo che la conferma di Rugani è importante; è lo spirito della Juve che può trasmettere agli altri".