Il calo del prezzo delle materie prime avrà significativi effetti sulle bollette di luce e gas a partire dal mese di aprile. Nei giorni scorsi l’Arera (Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente) ha calcolato per i clienti in maggior tutela una riduzione pari al 13,5% per il gas naturale e al 18,3% per l’energia elettrica, relativamente alla “famiglia tipo”, per la quale sono calcolati consumi medi di 1400 metri cubi annui per il gas e 2700 kilowattora l’anno, con una potenza impegnata di 3 kilowatt, per la luce. Il crollo delle quotazioni nei mercati all’ingrosso è dovuto anche alla forte flessione dei consumi industriali, in seguito alle chiusure adottate per fronteggiare l’emergenza dovuta al Coronavirus.

Secondo gli esperti, questi effetti potrebbero continuare anche nei prossimi mesi, con grandi benefici per i portafogli delle famiglie italiane.

Il calo dei prezzi delle materie prime si è riflettuto sulle bollette

In particolare, tra le materie prime, si è registrata una notevole riduzione del prezzo del petrolio, crollato del 60% negli ultimi 14 giorni. Questa variazione dipende anche dalle misure adottate per contrastare la pandemia, che hanno portato ad un sensibile calo della domanda per una serie di fattori, come la ridotta operatività di molte filiere produttive, la chiusura di numerose aziende giudicate non essenziali e la forte limitazione degli spostamenti. Inoltre, dopo la flessione del primo trimestre dell’anno, sono scesi ancora i prezzi spot del gas naturale, ossia quelli che si riferiscono a contratti di breve durata, non legati al petrolio e maggiormente influenzati delle dinamiche tra offerta e domanda.

Le riduzioni nelle bollette di luce e gas

Sono stati misurati nel dettaglio gli effetti per i consumatori di queste dinamiche di mercato. I clienti in maggior tutela godranno di una riduzione del 18,3% nella spesa in energia elettrica (i dati si riferiscono ad una famiglia-tipo). Tuttavia rimarranno invariate le altre voci delle bollette, come i costi di trasmissione, distribuzione e misura o gli oneri generali.

È stato calcolato che dal primo luglio 2019 al 30 giugno 2020 la spesa per la famiglia-tipo sarà all’incirca di 521 euro, con una riduzione del 7,9% rispetto ai 12 mesi precedenti e un risparmio totale di 45 euro.

Per quanto riguarda il gas naturale, ad una riduzione della spesa per le materie prime del 12,1% si aggiunge un calo dei costi per il trasporto dell’1,1%. Quindi ci si aspetta una flessione del 13,5%, che porterà – sempre nel periodo che va dal primo luglio 2019 al 30 giugno 2020 – a pagare circa 1.019 euro, con un risparmio del 12% nei confronti dell’anno prima, pari a 139 euro.

Come cambiano le bollette da questo mese

A partire dal primo aprile per l’elettricità il prezzo di riferimento per la famiglia-tipo è di 16,08 centesimi per kilowattora. Possiamo suddividere questa cifra nelle diverse componenti: 3,82 centesimi sono dovuti alle spese di approvvigionamento dell’energia – con una riduzione del 46% rispetto al trimestre precedente – e 1,89 centesimi alla commercializzazione. Inoltre, come nel primo trimestre, 3,91 centesimi si riferiscono al costo di trasporto e per la gestione del contatore; infine 4,18 centesimi sono riconducibili agli oneri di sistema e 2,28 centesimi a imposte come l’Iva e accise varie.

Invece il prezzo di riferimento per il gas tocca i 64,54 centesimi di euro per metro cubo, comprese le tasse. Anche in questo caso è interessante scomporre la cifra: si pagano 15,18 centesimi per l’approvvigionamento e le attività connesse, con un calo del 34% rispetto al primo trimestre. Quindi 13,75 centesimi sono relativi ai costi di trasporto e per la gestione del contatore, con un calo del 4,6% rispetto al trimestre precedente; calano anche gli oneri generali di sistema che pesano per 3,16 centesimi, con una riduzione dello 0,7%; infine 27,11 centesimi si riferiscono alla voce imposte, che include l’Iva, le accise e l’addizionale regionale.