Il cedimento di un pilone su un tratto dell'autostrada Catania-Palermo continua a creare disagi per i passeggeri che si spostano dalla città etnea al capoluogo siciliano. Secondo il quotidiano "La Repubblica" i viaggiatori che utilizzano il treno sono costretti a viaggiare in piedi; sono due, infatti, i treni giornalieri che collegano le due più grandi città della Sicilia. Sembrerebbe che i sacrifici dovranno durare solo per qualche altro giorno, dalla prossima settimana i convogli a disposizione passeranno da due a sette, un aumento delle vetture che allevierà i disagi, soprattutto per quelli che per motivi di lavoro si spostano più volte a settimana e rimanere in piedi per circa tre ore non è sicuramente piacevole.

La lettera al Presidente della Repubblica

Intanto, un gruppo nato nei social network (#adessobasta) ha inviato una lettera al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ecco un passaggio tratto dal sito Cefaluweb.com: "Illustrissimo Signor Presidente Le chiediamo di recarsi sui luoghi, di incontrare gli amministratori locali, i cittadini comuni, quelli che ancora credono nell'importanza e nell'autorevolezza delle Istituzioni, affinchè la Sicilia tutta avverta che il Primo tra i cittadini italiani è impegnato al suo fianco". Molti siciliani si attendono risposte forti da parte delle autorità pubbliche dopo quanto successo nel tratto autostradale.

I nuovi treni

Dalla prossima settimana arriveranno i nuovi treni che dovrebbero accorciare leggermente i tempi di percorrenza, c'è da ricordare che il problema reale non è solo la velocità dei treni, ma il fatto che linea ferrata è a binario unico, e in un percorso composto da molte curve è davvero difficile diminuire ulteriormente i tempi necessari per arrivare a destinazione.

La scorsa settimana l'assessore alle infrastrutture, Giovanni Pizzo, ha annunciato che a fine maggio "verrà fatta una gara da 50 milioni di euro per nuovi treni".

Speriamo per i siciliani, che la tratta ferrata sia una soluzione non solo temporanea, ma chissà, magari con questa occasione potrà aumentare il traffico via treno, che fino a pochi giorni fa era deserto, questo avverrebbe solo se i tempi di percorrenza diventeranno fattibili e confrontabili con quelli di bus e auto.

Quest'ultimi due mezzi al momento sono praticamente da non considerare visto lo stato di condizione dei cosiddetti percorsi alternativi dell'A19, un passaggio della suddetta lettera inviata al Presidente Mattarella fa riferimento anche a questo: "al crollo del viadotto vanno aggiunti altri accidenti che rendono difficoltosa la circolazione sull'autostrada Palermo-Messina, sulla strada a scorrimento veloce Palermo-Sciacca e sulla strada statale Palermo-Agrigento".