Un'altra notizia cronaca arriva dalla Calabriae vede posto agli arresti un uomo di 36 anni di origine rumena. L'uomo ha aggredito e ridotto in fin di vita la propria convivente che, riuscendo a scappare da casa, disperata, si è rivolta alle Forze dell'Ordine riuscendo a denunciare l'uomo. L'intervento dei Carabinieri è stato repentino e ha posto l'uomo agli arresti dopo aver accompagnato la donna presso la struttura ospedaliera di Cosenza per permetterle di ricevere le prime cure. Le condizioni della ragazza sono al momento molto gravi e si trova ricoverata in prognosi riservata.

L'ennesima violenza familiare

Alle prime luci dell'alba di questo 15 gennaio 2016 gli uomini dei Carabinieri dellaCompagnia di Cosenza hanno posto agli arresti B.D.F un uomo 36enne di origini rumene. L'uomo avrebbe aggredito la propria convivente riducendola in fin di vita. Secondo quanto noto al momento la donna avrebbe raccontato ai Carabinieri lo svolgersi degli eventi che avrebbero visto l'uomo raggiungereil proprio appartamento sito in via Panebianco pochi minuti dopo la mezzanotte del 15 gennaio. La donna, compreso lo stato d'umore dell'uomo, avrebbe tentato di impedirgli l'accesso sbarrando la porta inutilmente, il 36enne sarebbe riuscito ad entrare e a scatenare la propria rabbia sulla convivente.

Secondo le prime informazioni non si tratterebbe di una violenza sporadica ma l'ultima di una lunga serie.

L'intervento dei Carabinieri

Stavolta la donnasarebbe riuscita a fuggire dal proprio appartamento e a dare l'allarme chiamando il numero di pronto intervento del 112. Gli uomini dei Carabinieri avrebbero trovato la stessa presso piazza Europa con il volto insanguinatoe i segni delleviolenze su tutto il corpo.

Immediatamente è stata accompagnata presso la struttura sanitaria dell'Ospedale di Cosenza dove le sono stati prestati i primi soccorsi e si troverebbe in questi istanti ricoverata in prognosi riservata. Gli uomini dei Carabinieri avrebbero trovato l'uomo, con precedenti, all'interno dellapropria abitazione e lo hanno condotto presso la casa circondariale di Cosenza.