Guido Maria Astorino, alias ‘The Artistic Wizard’, è un giovane artista calabrese. I suoi lavori sono stati esposti nella prestigiosa Biblioteca Nazionale di Cosenza dal 18 dicembre al 21 gennaio e la sua mostra ha riscosso notevole successo soprattutto tra i giovani. Questo lo si deve alla sua capacità di imprimere un’aura magica alle sue opere e al suo aspetto. Come Albus Silente nella mitica saga di Harry Potter, durante i suoi vernissage indossa un turbante, un lungo mantello e lancia incantesimi con un grosso bastone da mago tanto da affermarsi nel suo territorio come ‘l’artista stregone’.

Però, dietro l’apparenza scenica, c’è un percorso preciso. "La mostra è stata aperta più di un mese fa, lo scorso 18 dicembre e la data non è causale. Infatti, nello stesso giorno del 1865, con l'approvazione del XIII emendamento della Costituzione degli Stati Uniti è stata abolita la schiavitù”, dichiara Guido Maria Astorino al termine dei lavori in un'intervista. "Il giorno dell'inaugurazione si è verificato un episodio davvero spiacevole. C'è stata la cosiddetta protesta della 'spazzatura' per la presenza di troppi rifiuti in strada”, continua l’artista calabrese. “Così i cittadini, a partire da Corso Telesio, hanno bloccato l'accesso al centro storico della città dove si trova la Biblioteca, ammucchiando questi sacchi di spazzatura e formando una barriera".

Ma l'arte serve a liberarsi e in realtà all'inaugurazione erano presenti almeno ottanta persone.

“Si è rivelata una bellissima serata in cui l'arte si è espressa a 360 gradi. All'ingresso del tunnel che conduce alla sala archeologica dov'era allestita la mia mostra, c'era un collega con una maschera. Il travestimento rappresentava il passato e l'invito, naturalmente rivolto gli ospiti, a lasciarsi alle spalle tutto il trascorso prima della visione della mostra”, spiega l’artista che sottolinea pure come l'allestimento fosse particolarmente coreografico. "Ho aperto la serata con l'apposizione di questa grande tela, più o meno della mia altezza. L'ho dilaniata sancendo il mio passo negli incantesimi, mentre il prosieguo è stato un incontro di arti diverse con l'esibizione della violinista Arianna Luci e della danzatrice Francesca Dodaro sulle musiche di Marco Moccia".

Chi è l'artista stregone

"Oltre ad occuparmi di pittura, recito le mie poesie e mi dedico alla magia. Durante le mie performance esibisco i miei trucchi di illusionismo, come la lievitazione e le sparizioni”, dichiara l’artista stregone. Guido Maria Astorino è ormai un personaggio del cosentino riconosciuto e riconoscibile. "L'artista stregone è un artista ma ha qualcosa in più. Di volta in volta crede nella magia delle sue creazioni, s'inserisce nei suoi dipinti e metaforicamente combatte i mali dell’uomo”, continua il poliedrico personaggio. La sua persona diventa verosimilmente un'opera d’arte e non è un caso che l'artista manifesti una raffinata cura cromatica. "Anche nella vita di tutti i giorni ho un abbigliamento curato, cerco di abbinare i colori e adoro i panama.

In questo modo cerco di esprimere la mia arte e di intercettare le istanze di chi mi guarda con diffidenza. Penso, ad esempio, a chi abbia ferventi idee religiose e provi quasi paura nei confronti della stregoneria. Ma la magia può liberarci”, spiega lucidamente l’artista.

La magia è una valida alternativa

"La Calabria è una terra difficile, logorata dai suoi mali che sono soprattutto storie di soprusi e di omertà. Allora, la magia può essere una valida alternativa per liberarci da queste cose, perché nell'arte l'artista può essere e sentirsi totalmente libero, può addirittura fare guerra al mondo”, prosegue Guido Maria Astorino. Così l'arte e la magia si fondono per dare nuove speranze. "Il messaggio insito nelle mie opere è quello di stimolare le persone a credere in se stesse e ad esaltare le proprie qualità.

C'è il tentativo di ridare un sorriso a chi si trovi in difficoltà. Non è un caso che il mio motto sia 'one shot, one kill, no luck, just skill'. Vuol dire un colpo, un morto, niente fortuna, solo abilità”, conclude l’artista.

Il ritratto più famoso

Il quadro più noto è 'Il ritratto dell'artista stregone'. A dirlo è proprio l'artista calabrese: "Il quadro ha proprietà magiche, nel senso che cambia morfologia a seconda delle prospettive da cui lo si guardi. Gli occhi si vedono anche nell'oscurità e la cosa più particolare è in realtà una. Può essere considerato uno scudo contro le energie negative".