L'artefice della sua morte o la vittima di questa crisi economica che non sembra volersi arrestare si chiamava Salvatore Di Marco, 45 anni, di Borgetto. Era un operaio edile da tempo disoccupato che, qualche giorno fa, ha deciso di stroncare la sua vita. Il suo frigo è stato trovato completamente vuoto. Secondo le indagini, non mangiava da tre giorni e la settimana scorsa aveva tentato invano di opporsi al pagamento della tassa sui rifiuti perché, come sosteneva, non produceva rifiuti. A rendere noto l'accaduto la Filca Cisl, che non ritiene normale che una persona muoia per mancanza di lavoro o per un lavoro non sicuro.





Quando si è consumata questa terribile tragedia nessuno ne ha parlato. Il silenzio totale, come se nulla fosse accaduto o come se si trattasse di qualcosa di consueto della routine quotidiana. Come se si trattasse non di persone e di vite umane, ma di numeri. E' stata questa la denuncia di Antonio Crivello, segretario generale della Filca Cisl di Palermo-Trapani, quando c'è stato il consiglio generale del sindacato a Palermo.



E, tirando le somme, il segretario generale ha parlato anche delle diverse vittime di questa crisi nel 2013. Sono stati diversi i suicidi di edili. Il settore dell'edilizia e delle costruzioni nelle province di Trapani e Palermo è in uno stato molto difficile, se non addirittura agonizzante.

E manca la giusta attenzione, offerta in questi ultimi mesi solo dalla Filca Cisl, associazione sindacale che – stando alle dichiarazioni del segretario generale – si batterà perché non ci siano più morti bianche dovute a disperazione o a mancanza di sicurezza in edilizia.



Ciò che Crivello auspica è una maggiore attenzione e un intervento diretto da parte delle istituzioni e della società civile dal momento che il settore delle costruzioni sta vivendo un periodo di crisi gravissima. L'incremento dei suicidi degli edili rischia di trasformarsi in un vero e proprio dramma sociale che richiede necessariamente la dovuta attenzione.