È stata accolta con applausi di solidarietà la sentenza della Corte di Cassazione che ha condannato i tre agenti per la morte di Federico Aldrovandi, il giovane che la sera del 25 settembre 2005 ha perso la vita a Ferrara, in seguito a un'operazione di controllo. Assente il capo della Polizia Alessandro Pansa. La madre ha dimostrato il suo dissenso "È rivoltante". Il premier Matteo Renzi le telefona: "Governo solidale".

La condanna era già arrivata dalla Corte di Cassazione il 21 giugno 2012, definendo i tre agenti "sproporzionalmente violenti".

I tre agenti Paolo Forlani, Luca Pollastri e Enzo Pontani, insieme alla collega Monica Segatto, (assente in aula) erano stati condannati a 3 anni e 6 mesi, pena ridotta a soli 6 mesi per effetto del condono. Nei mesi scorsi i quattro agenti sono stati reintegrati in servizio fuori dalla città di Ferrara e con incarichi differenti. Ma non è certo questo che ha provocato la reazione della madre del ragazzo.

Durante il congresso del nazionale del sindacato autonomo di Polizia (Sap), tenuto ieri, 29 aprile, i colleghi e i delegati hanno accolto i quattro agenti con applausi di solidarietà e alzandosi in piedi. L'atto ha suscitato la reazione della madre di Aldrovandi, Patrizia Moretti, che lo ha definito "Una cosa rivoltante".

Raggiunta telefonicamente dall'Ansa, Patrizia Moretti non riesce a nascondere lo sdegno per l'accaduto, commentando l'intera vicenda: "È terrificante, mi si rivolta lo stomaco". Patrizia Moretti si mostra profondamente amareggiata e preoccupata per il riflesso che la vicenda potrebbe avere nella società moderna, dichiarandola "estremamente pericolosa".



La donna, fondatrice del movimento "Via la Divisa", nato per sostenere madri e parenti delle vittime e promuovere la radiazione degli agenti di polizia che si macchiano di simili violenze, commenta, inoltre, l'atto degli agenti solidali: "Che cosa significa? Che si sostiene chi uccide un ragazzo in strada?"

In serata, Patrizia Moretti è stata raggiunta telefonicamente anche dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, esprimendole la sua solidarietà. Al premier si sono associati i vicesegretari del Pd, Deborah Serracchiani e Lorenzo Guerini, che hanno espresso la loro totale vicinanza alla donna.